Maria De Falco. Coscienza dell'ambiente

Il lato oscuro della plastica

Nel video Maria De Falco, docente del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, illustra le attività di laboratorio svolte con i colleghi del suo dipartimento nel corso della XXXVIII edizione di Futuro Remoto, Coscienza dell’ambiente. Plastic free reproduction: il lato oscuro della plastica.

Oggi la plastica rappresenta uno dei più grandi problemi per l’ecosistema e quindi per la salute umana: dalle isole di plastica che si sono formate negli oceani, il problema ormai riguarda la nostra quotidianità con l’invasione delle microplastiche che sono ormai entrate a far parte della catena alimentare per cui è stato stimato che ogni settimana noi ingeriamo una quantità di plastica enorme, pari ad una carta di credito. 

La plastica è persistente nell’ambiente e quindi anche nel nostro organismo, nel quale il primo sistema che viene colpito è l’intestino con conseguenti patologie di quest’organo, ma anche disfunzioni metaboliche e del sistema riproduttivo. 


Gli studenti sono stati invitati a conoscere la pericolosità delle sostanze contenute nella plastica note come “interferenti endocrini” (EDC) per la loro capacità di mimare gli ormoni endogeni, in particolare quelli sessuali. Con le colture cellulari sono stati illustrati gli effetti che gli EDCs possono avere sulla fisiologia delle cellule di prostata e il loro impatto sulla salute riproduttiva dell’Uomo. L’attenzione è stata posta anche sull’osservazione delle possibili vie di esposizione agli EDCs, contenuti anche in detergenti, vernici per indumenti che possono entrare nella catena trofica e, attraverso il cibo, arrivare sulle nostre tavole.