Comunione e liberazione. Storia di un movimento

Eco della Storia

Nato a Milano a metà degli anni '50 come movimento ecclesiale cattolico di carattere educativo, Comunione e Liberazione ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più attivo in ambiti sociali e politici. Eco della Storia, nel 2015, in occasione dei dieci anni dalla morte di don Luigi Giussani, suo fondatore, ha dedicato una puntata  speciale. Gianni Riotta incontra Julian Carron, presidente della Fraternità di CL, ripercorrendo i momenti più importanti della storia di Comunione e Liberazione.

Luigi Giovanni Giussani nasce a Desio, in Brianza, nel 1922. A 11 anni entra in seminario e a 22 viene ordinato prete nel Duomo di Milano. Si dedica allo studio e all’insegnamento della Teologia. Poi, l’incontro in treno con un gruppo di ragazzi che non credono in Dio, fa maturare in lui la decisione di andare a insegnare a scuola. Nel 1954 lascia il seminario e per un decennio è professore di religione al liceo Berchet di Milano.

Don Giussani si rende conto che per quei ragazzi, il cristianesimo è poco più di una tradizione di famiglia. Fonda quindi i primi gruppi di Gioventù studentesca all’interno dell’Azione Cattolica. La diocesi non lo vede di buon occhio e nel 1965 viene sostituito alla guida del movimento.


Don Giussani è chiamato ad insegnare all’Università Cattolica di Milano. Riprende l’esperienza di GS e dà vita ai primi gruppi di Comunione e Liberazione, che nei primi anni ’70 si separa definitivamente dall’Azione Cattolica. Nel 1982 papa Giovanni Paolo II riconosce ufficialmente la Fraternità di Comunione e Liberazione, di cui don Giussani è presidente. Malato da tempo, muore il 22 febbraio 2005. Qualche anno dopo, il suo successore Julian Carron presenta la richiesta di apertura della causa di beatificazione e canonizzazione. Nel 2012 la Chiesa riconosce a don Giussani il titolo di servo di Dio.

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