Argo. Il coraggio
Un viaggio nella storia
In questa puntata di Argo, Valerio Massimo Manfredi ci guida in un viaggio nel tempo alla scoperta del coraggio. In particolare dedica un servizio alle madri coraggio e alle donne che ogni giorno si impegnano per la pace.
Un mondo parallelo raccontato dai tempi dei soldati di ventura sino al periodo del neocolonialismo. Si continua con un’intervista al linguista Michele Cortelazzo, Università di Padova, che ci svela la vera origine di un motto spesso attribuito a Mussolini, meglio vivere un giorno da leone che cent’anni da pecora.
Altro tipo, discutibile, di coraggio è quello dei kamikaze giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale, rileggiamo le ultime parole di alcuni dei giovani piloti suicidi attraverso lettere inviate ai famigliari.
Restiamo in Giappone per ritrovare il gesto di Fosco Maraini che, di fronte alle accuse di viltà dei suoi carcerieri, dopo l’8 settembre del ’43, arrivò all’automutilazione.
Coraggio è anche, e soprattutto, quello dei miti, che compiono il loro dovere, fino in fondo. Raccontiamo le storie esemplari di Fulvio Croce, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Torino, che nonostante le minacce di morte dei terroristi, accetta l’incarico di difensore d’ufficio degli imputati al primo processo alle BR. Di Giorgio Ambrosoli, avvocato liquidatore della BPI, ucciso dai sicari mandati da Sindona, ascolteremo una parte dell’ultima intervista recuperata dagli archivi Rai e le parole accorate scritte in una lettera alla moglie, prima di essere assassinato.
A volte per essere coraggiosi basta un solo no, una sillaba, un rifiuto, che diventa un atto di impegno civile ed etico. È il caso dei dodici professori che ebbero il coraggio di rifiutare il giuramento di fedeltà imposto dal regime fascista e ne pagarono dure conseguenze. Lo sotrico Carlo Greppi ci racconta la vicenda di uno di loro, il prof. Mario Carrara.
Le ultime tre storie del nostro viaggio sono dedicate a tre donne particolarmente coraggiose.
Rosa Louise Parks una cucitrice afroamericana, che nel 1955 decise di infrangere le norme segregazioniste cittadine, rifiutandosi di lasciare a un bianco il suo posto in autobus, dando inizio a una lunga lotto per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza elencati nella Costituzione degli Stati Uniti d’America.
Angela Casella, madre di Cesare, rapito nel 1988 e detenuto per 743 giorni, durante i quali Angela non si dà per vinta, scende nella Locride, si incatena nelle piazze, cerca la solidarietà delle donne, che le attribuiscono il soprannome di madre coraggio.
Lea Garofalo, la storia di una donna che sceglie di diventare collaboratrice di giustizia che, per amore della figlia Denise. Per questo non sarà mai perdonata dal marito e dal suo clan andranghetista. Nel 2009 Lea pagherà con la vita il suo disperato tentativo di salvare Denise e donarle un futuro degno di essere vissuto.