Il mito del combattente
La difficile strada verso il rinnovamento politico e morale
Il programma Passato e Presente, in occasione del centenario della fine della Prima Guerra mondiale, dedica una serie di cinque puntate, analizzando alcuni aspetti specifici che hanno caratterizzato questo primo conflitto mondiale. La quinta si sofferma su un fenomeno presente sin dai primi mesi della Grande Guerra un po’ in tutti i paesi coinvolti: la glorificazione della figura del combattente.
Immagini e slogan che esaltano gli ex soldati generano in molti la certezza che proprio i combattenti saranno i capofila del rinnovamento politico e morale del dopoguerra
In lui non solo sono riposte le sorti del conflitto, ma diventa anche un modello di uomo per la società e la cultura del paese. In Italia il mito del combattente è sfruttato intensamente dalla macchina propagandistica. Immagini e slogan che esaltano gli ex soldati generano in molti la certezza che proprio i combattenti saranno i capofila del rinnovamento politico e morale del dopoguerra. Un rinnovamento che tenterà di interpretare l’Associazione Nazionale Combattenti, nata nel 1919 accanto all’Opera Nazionale Combattenti, ma che si scontrerà ben presto con una visione diversa interpretata dal fascismo.
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