Italo Balbo

Le ali del fascismo

Italo Balbo. Fascista della prima ora, quadrumviro della Marcia su Roma, prima diventa sottosegretario e poi Ministro dell’Aviazione. In questa veste dà impulso a un settore che proprio alla fine degli anni Venti si sta trasformando in industria, contribuendo in modo decisivo alla fondazione di Guidonia, la città dell'aria voluta da Mussolini e proponendosi lui stesso come pioniere del volo. Compie imprese che faranno parlare tutto il mondo dell'Italia fascista. Il regime, sotto la spinta di Mussolini, anch’egli  appassionato pilota, destina all’aviazione le sue migliori energie e ingenti investimenti. Nel pieno dell'ascesa trova sulla sua strada il generale Umberto Nobile, personaggio scomodo per lui, potenziale minaccia per il suo successo. Così Nobile ne parla nella sua biografia: "Non conoscevo Balbo personalmente. Quando andai da lui, mi trovai alla presenza di un uomo sui trenta o trentacinque anni, prestante nella persona, vigoroso, uno sguardo vivace, ma freddo. Vestiva la divisa di generale della Milizia fascista. Portava baffetti corti e una barbetta a pizzo, già divenuti di moda nell'Aeronautica tra i suoi seguaci. Tutto il complesso della persona, il suo stesso contegno, mi suggeriva, non so perchè, l'idea di un capitano di ventura, ardimentoso, risoluto, senza troppi scrupoli".

Italo Balbo: fascista della prima ora, quadrumviro della Marcia su Roma, prima diventa sottosegretario e poi Ministro dell’Aviazione


Al ritorno dalla sfortunata impresa del dirigibile Italia nel 1928, Balbo critica fortemente Nobile, viste anche le posizioni avute da quest'ultimo nei confronti del Regime. Dopo l’impresa aerea del 1931 nel Mediterraneo, Italo Balbo per celebrare il decennale della Regia Aeronautica, alla guida di 25 idrovolanti affronta la trasvolata dell’Atlantico. Il valore propagandistico della crociera è forte e Balbo, accolto quasi come un capo di Stato onora e inneggia il Tricolore e la bandiera americana. In questa puntata del programma Il Tempo e la Storia ricostruiamo le imprese del politico aviatore, la storia del suo rapporto con il Duce e quella dei protagonisti italiani, Francesco Baracca, Gabriele D’Annunzio, Antonio Locatelli, Arturo Ferrarin, che segnano gli esordi della grande stagione del volo aereo.