Mondmilito. I fatti della settimana
6 - 12 aprile 1915
I fatti analizzati in questo appuntamento con Mondmilito, sono estratti di articoli della settimana tra il 6 e il 12 aprile 1915. In questo episodio l’aggravamento della situazione nel confine italiano, dove le tensioni etniche alimentate dall’Italia e dall’Impero sono ormai durissime, peggiorate soprattutto a causa della questione di Fiume, che non sembra risolversi.
Tuttavia l’Italia si prepara diplomaticamente alla spartizione delle aree di influenza nei Balcani. Intanto i giornali austrici annunciano la misteriosa scomparsa del piroscafo italiano Luigi Parodi partito da più di settanta giorni da Baltimora per Genova con un carico di carbone pare sia stato affondato per mano di un sommergibile tedesco. Sono mesi in cui la marina mercantile italiana gode di una invidiabile posizione dovuta soprattutto alla neutralità, di ciò ne beneficia principalmente il porto di Genova.
Mentre la Francia sperimenta una diffusione straordinaria di droghe, come la morfina, negli Stati Uniti l’attivismo delle organizzazioni femminili si concentra su improbabili azioni di pace. Intanto giungono le considerazioni brusche sul conflitto da parte di un grande intellettuale dell’epoca: Luigi Pirandello.
Le sue parole danno voce a quella parte degli italiani che non si era conformata all’aggressiva campagna interventista, è una guerra di macchine e di mercato, dice Pirandello, L'uomo che prima, poeta, deificava i suoi sentimenti e li adorava, buttati via i sentimenti, ingombro non solo inutile ma anche dannoso, e divenuto saggio e industre, s'è messo a fabbricar di ferro, d'acciaio le sue nuove divinità ed è diventato servo e schiavo di esse. Viva la Macchina che meccanizza la vita! (...) E' per forza il trionfo della stupidità, dopo tanto ingegno e tanto studio spesi per la creazione di questi mostri, che dovevano rimanere strumenti e sono divenuti invece, per forza, i nostri padroni.