Enzo Ferrari

Il mago di Maranello

"Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un automobile, sicuramente la farà rossa"


Così diceva Enzo Ferrari, industriale, pilota automobilistico e soprattutto fondatore nel 1946 della Ferrari Automobili, una delle più celebri casa automobilistiche del mondo, contraddistinta dal simbolo di un cavallino rampante e appunto dal colore rosso. Collaudatore a diciotto anni in una piccola azienda automobilistica, due anni dopo, nel 1920, Ferrari corre per l'Alfa Romeo e nove anni dopo, nel 1929, fonda la Scuderia che porta ancora oggi il suo nome e che inizialmente cura la gestione dell'attività sportiva delle più famose macchine dell'Alfa Romeo. Alle origini dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939, Ferrari fonda la Auto Avio Costruzioni, iniziando anche l'attività di produzione di proprie macchine. In piena guerra, nel 1943, apre l'officina di Maranello, lì dove è cresciuto, con il padre titolare di un'officina meccanica nella zona di Carpi. Quattro anni dopo, nel 1947, esce la prima prima Ferrari da corsa. La storia aziendale si completa poi nel 1960, quando l'industria assume il nome di "Ferrari S.p.A. Esercizio Fabbriche Automobili e Corse" di cui Enzo ne diventa presidente fino alla sua morte nel 1988
Sono i sogni a far vivere l’uomo. Il destino è in buona parte nelle nostre mani, sempre che sappiamo chiaramente quel che vogliamo e siamo decisi ad ottenerlo
Enzo Ferrari sapeva bene cio' che voleva e già lo dimostra nel 1920 quando ottiene da pilota il secondo posto alla celebre gara della Targa Florio, in Sicilia, alla guida di un'Alfa Romeo, casa con cui lavorerà ininterrottamente per vent'anni anche come collaudatore, collaboratore commerciale e direttore del reparto corse. Nel 1923 Ferrari in occasione del primo trofeo del "Circuito del Savio" conosce il conte Enrico Baracca, padre dell'aviatore Francesco, che incontrerà nuovamente insieme anche alla madre la contessa Biancoli, e da cui riceverà l'autorizzazione ad utilizzare il famoso cavallino rampante, insegna personale di Francesco Baracca presente su tutti i suoi velivoli, sulle proprie macchine. Così racconta l'episodio lo stesso Ferrari in una sua lettera diretta allo storico Giovanni Manzoni nel 1985

"Fu ella a dirmi un giorno: Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna! Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori con cui mi affidano l’emblema. Il cavallino era ed è rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che è il colore di Modena".


Nel 1931 Ferrari partecipa alla sua ultima corsa, ritirandosi come pilota all'età di 33 anni. Decide di dedicarsi interamente alla sua Scuderia, in concomitanza anche con la nascita del suo primo figlio, Dino, scomparso poi a soli 24 anni per una malattia genetica.

La prima gara disputata dalla Ferrari in Formula risale al 21 maggio 1950, sul circuito di Monaco. Un anno dopo nel 1951, la prima vittoria nel campionato del mondo, nel Gran Premio della Gran Bretagna, alla guida il pilota José Froilán González.

Riproponiamo un'intervista rilasciata da Enzo Ferrari nel 1965 alle telecamere di Tv7, in cui si racconta e parla della sua passione per i motori.