Pelè

Il numero dieci

 Edson Arantes do Nascimento, nome ispirato all'inventore americano Thomas Edison, nasce nel 1940 in Brasile. I suoi soprannomi nel tempo sono molteplici: la Perla nera, il Re del calcio, O'Rey. Però in tutto il mondo è conosciuto come Pelè, un nomignolo ricevuto da un suo compagno di scuola che lo prende in giro perchè pronuncia "Pilè" il nome del famoso portiere brasiliano dell'epoca Bilé. Già all'età di quindici anni, nel 1956, fa il suo esordio nel Santos, squadra dello Stato di San Paolo, segnando anche un goal, contro il Corinthians. Appena un anno dopo, nel 1957, a sedici anni e nove mesi compiuti, la prima convocazione in nazionale, per una partita contro l'Argentina in Copa Roca, al monumentale stadio Maracanà di Rio de Janeiro. Il mondiale del 1958 in Svezia è alle porte e in Brasile si apre il dibattito se valga la pena o meno di convocare questo giovanissimo giocatore di grande talento. Alla fine il commissario tecnico Victor Feola chiama Pelè per il mondiale, nonostante insieme al compagno di squadra Garrincha non abbia superato i test psicologici a cui viene sottoposta tutta la squadra. Poco prima della partenza per la Svezia un imprevisto, Pelè si lesiona il ginocchio destro. I medici valutano l'infortunio recuperabile e il giovane calciatore parte insieme alla nazionale. Salta le prime due partite, però recupera per la terza. Il 15 giugno 1958 a diciassette anni Pelè fa il suo esordio contro l'Urss del portiere Lev Jascin. Già nella partita successiva, nei quarti di finale contro il Galles, il giovane calciatore brasiliano segna un goal, regalando la semifinale alla propria squadra. Così scrive nella sua autobiografia:

Questo per me è il gol indimenticabile, perché mi diede la spinta decisiva. Quel giorno il mondo seppe chi era Pelé.


Nella finale poi del mondiale del 1958 contro i padroni di casa della Svezia, il Brasile vince per 5 a 3, con doppietta di Pelè.
La nuova stella del calcio disputerà in tutto quattro mondiali: appunto nel 1958 in Svezia, nel 1962 in Cile, nel 1966 in Inghilterra e nel 1970 in Messico, vincendone in totale tre su quattro e segnando 12 goal in 14 incontri disputati. Il 18 luglio 1971, davanti a 200.000 spettatori allo stadio Maracanà, Pelè gioca la sua ultima partita con la maglia della nazionale brasiliana. Con la maglia del Santos invece gioca ininterrottamente dal 1956 al 1974, non cambiando mai squadra, temendo disordini e proteste da parte dei tifosi in caso di cessione ad un altro club. Solo a fine carriera, dal 1974 al 1977 accetta di vestire la maglia dei Cosmos di New York, con un contratto ultramilionario. In carriera segna complessivamente 1281 goal e  Il millesimo lo realizza il 19 novembre 1969 su rigore, durante la partita contro il Vasco da Gama, dedicandolo "ai bambini poveri del Brasile".
Una curiosità: il goal più bello mai realizzato da Pelè sembra sia quello nel campionato brasiliano contro il Fluminense nel 1961, di cui non esiste nessun video o foto. Dai vari racconti la rete arriva dopo che il campione brasiliano scarta sette giocatori compreso il portiere.

Nel dicembre 2000 gli è stato attribuito dalla FIFA il riconoscimento di miglior giocatore del Ventesimo secolo.


Scompare il 29 dicembre 2022, dopo una lunga malattia.

Riproponiamo qui dalle Teche Rai un Tv7 del 1963, interamente dedicato al campione brasiliano, ancora agli inizi della carriera. Il servizio parte dalla celebre amichevole Italia-Brasile giocata a Milano, il 13 maggio 1963, in cui Pelè viene sottoposto alla marcatura difensiva rimasta poi storica di Giovanni Trapattoni e ricostruisce le origini e i primi anni di carriera attraverso le interviste a chi lo conosce da vicino.