El Retablo del Maese Pedro di Mimmo Cuticchio

Il teatro di Pupi di Mastro Pietro al Teatro Politeama di Palermo

Versione musicale e scenica di un episodio del Don Quixote de la Mancha di Miguel de Cervantes, El Retablo del Maese Pedro,  fu eseguito per la prima volta in forma di concerto al Teatro San  Fernando di Siviglia il 23 marzo 1923.

Al centro della vicenda maese Pedro, abile burattinaio, nella scuderia di un albergo della Mancia d’Aragona mette su un teatrino per rappresentarvi un dramma cavalleresco con l’intervento dei paladini di Carlo Magno, re mori e principesse, coinvolti in rapimenti, fughe e inseguimenti. Al centro la storia della liberazione di Melisendra, sposa di Don Gaiferos, imprigionata dal re moro Marsilio in un castello di Saragozza.

Con Salvatore Percacciolo, direttore d'orchestra dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e Mimmo Cuticchio, regista dello spettacolo.
 

 L' opera dei Pupi è la rappresentazione del teatro di figura, tipica della Sicilia. I pupi sono le marionette del teatro epico-popolare che, importate dalla Spagna, arrivarono prima a Napoli e Roma, quindi si affermarono e svilupparono, durante la prima metà del XIX secolo d.C., soprattutto in Sicilia. Ha per interpreti marionette alte circa un metro, che rievocano le epiche gesta cavalleresche dei Paladini di Carlomagno in lotta contro i Saraceni.  Dalla metà dell’800 l’opera dei pupi si diffuse in tutta l’isola, andando in scena in piccoli teatri o all’aperto nelle piazze. Le storie diventarono subito patrimonio popolare, i personaggi, i pupi, eroi portatori dei valori morali della civiltà europea, che veniva contrapposta a quella islamica, rappresentando così lo scontro di cui la Sicilia fu teatro. Dal maggio del 2001 l’opera dei pupi è stata dichiarata dall’Unesco capolavoro del patrimonio orale e materiale dell’umanità.