La mia vita raccontata male

Dai testi di Francesco Piccolo, con Claudio Bisio, regia Giorgio Gallione

Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia, La mia vita raccontata male ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali.




Attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in un’eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e bizzarramente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti.

Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano  in Bertolt  Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo.