Franco Angeli
Le sue opere erano una denuncia
Franco Angeli tecnicamente è migliorato con gli anni. Ha iniziato a preparare i telai e a dipingere su ogni cosa gli capitasse tra le mani. Garze, muri, tele, vestiti. Ha una repulsione verso la tela ‘vergine’ e preferisce mitigare i suoi lavori ‘appannando’ il quadro con elementi nuovi. I primi quadri di Angeli erano come una ferita dai quali togli piano piano un pezzo di benda. Chiaro il ricordo delle calze strappate delle donne della guerra.
Le sue opere erano una denuncia. Criticato nel Partito Comunista per i quadri con le svastiche, in pochi capirono, in prima battuta, il disgusto dell’artista per quello che era stato. Giuseppe Franco Angeli nasce a Roma il 14 maggio 1935 in Via dei Piceni nel quartiere di San Lorenzo, da Gennaro Gennarini, antifascista ed Erminia Angeli, della quale, come i fratelli Omero e Otello, prende il cognome. Non frequenta regolari studi d’arte ma inizia a dipingere, nel 1957, quando entra in contatto con lo scultore Edgardo Mannucci, amico di Alberto Burri.
Le sue opere erano una denuncia. Criticato nel Partito Comunista per i quadri con le svastiche, in pochi capirono, in prima battuta, il disgusto dell’artista per quello che era stato. Giuseppe Franco Angeli nasce a Roma il 14 maggio 1935 in Via dei Piceni nel quartiere di San Lorenzo, da Gennaro Gennarini, antifascista ed Erminia Angeli, della quale, come i fratelli Omero e Otello, prende il cognome. Non frequenta regolari studi d’arte ma inizia a dipingere, nel 1957, quando entra in contatto con lo scultore Edgardo Mannucci, amico di Alberto Burri.