Zeri e Palazzo Madama a Torino

Arte negata, Nino Criscenti, 1996

Tratto dalla serie Arte Negata (1996) di Nino Criscenti, in questo estratto della prima puntata, Zeri entra a Palazzo Madama di Torino, uno splendido edificio storico con annesso un importante Museo Civico, che all'epoca del documentario era chiuso dal 1988, per ristrutturazioni di messa in sicurezza.

Situato nel cuore di Torino, a Piazza Castello, Palazzo Madama è uno degli edifici monumentali più rappresentativi del Piemonte e riassume in sé tutta la storia della città

Nell'attuale Piazza Castello, sorgeva la monumentale Porta Decumana, edificata in età romana per controllare l’accesso della città. Quest'area archeologica di resti romani, oggi visibile nel percorso museale, fu inglobata in un castello medievale edificato tra il XIV e il XV secolo, di cui si conservano le torri, la corte porticata interna e tre facciate, circondate da un giardino di ispirazione medievale. 
Nel Seicento l’edificio subì le prime trasformazioni moderne, poi culminate nel primo ventennio del Settecento, con la realizzazione dell’imponente facciata di Filippo Juvarra (1678-1736), architetto che coordinò anche l’équipe di pittori e stuccatori per decorare gli appartamenti del piano nobile che oggi si presentano in tutta la loro magnificenza. 
Il palazzo prende il nome dalle due Madame reali che lo abitarono: prima Cristina di Francia (1606-1663), poi Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (1644-1724), che governarono il ducato di Savoia come reggenti. 

Dal 1934, Palazzo Madama ospita il Museo Civico d’Arte Antica, dotato di una collezione permanente di oltre settantamila opere, databili dal Medioevo al Settecento: dipinti, sculture, codici miniati, mobili, maioliche e porcellane, ori e argenti, avori, smalti e tessuti

Il museo fondato nel 1863, allora in altra sede, aveva il duplice obbiettivo di documentare la produzione figurativa del territorio e soprattutto di raccogliere esemplari di arte decorativa che potessero costituire dei modelli, a livello formale e tecnico, per gli artigiani e i designers dell’epoca, in linea con quanto andava accadendo in quegli anni con il South Kensigton Museum di Londra, futuro Victoria and Albert.

Le stupende collezioni di capolavori gli interni del Palazzo, la sua storia che risale all'Alto Medioevo e che viene poi a stratificarsi modificando profondamente il bellissimo edificio, sono tutte cose invisibili. È uno di quei casi di musei chiusi sottoposti a un restauro che ricorda molto da vicino la tela di Penelope, non viene mai finita …
Federico Zeri

Nel documentario, Zeri denuncia la chiusura, all'epoca quasi decennale, di un immenso patrimonio museale, per molti versi unico al mondo per le opere e gli oggetti conservati al suo interno che coprono un itinerario secolare, dal Duecento, fino all'Ottocento circa.
Dell’Alto Medioevo, sono conservate sculture in pietra, mosaici e oreficerie, mentre, tra i capolavori unici, il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina (1425 ca. - 1479), il Libro d’Ore con le Très Belles Heures de Notre-Dame di Jean de Berry (1450), unico manoscritto al mondo con miniature di Jan van Eyck (1390-1441). 

Tra le centinaia di oggetti di arte applicata di tutte le tecniche e provenienze, è qui custodito il Tesoro di Desana, ossia cinquanta pezzi tra gioielli e argenterie da mensa di produzione tardoromana e ostrogota 

Superba la raccolta di porcellane settecentesche delle manifatture Meissen e Du Paquier, nonché, il Fauno danzante di Doccia, replica romana di un esemplare ellenistico del III secolo a.C. appartenente alle collezioni medicee. 
Sono inoltre presentii lustri ispano moreschi, maioliche rinascimentali, smalti di Limoges del Medioevo e del Rinascimento, vetri soffiati di Murano e quelli dipinti a oro graffiti, quest'ultimi, costituiscono la più ricca collezione omogenea in Italia. E tra avori, oreficerie, oggetti in ferro cesellato, bronzetti, argenti, gioielli, legature e oggetti in cuoio, spicca una ricca raccolta di tessuti, merletti, abiti e ventagli, conservati a deposito per ragioni conservative.

All'interno di Palazzo Madama, inoltre, si trovano centinaia di vetrine storiche in cristallo, specchi e radica di noce, capolavori di design realizzate da Fontana Arte negli anni Trenta del Novecento

Il racconto di Zeri si alterna a lunghe sequenze prive di commento e accompagnate solo dalle suggestive note dissonanti di Berio, che mostrano gli interni integri del Palazzo in fotografie del primo Novecento, alternate alla ripresa della situazione di abbandono dell'epoca.

Immagini di opere d'arte sistemate dentro i depositi, dettagli di oggetti preziosi in cassettiere, sculture lignee, mobilia intarsiata del Sei Settecento, cammei e suppellettili, tutto in scaffalature

Una voce off informa che Palazzo Madama, chiuso nel 1988 per restauri, aveva annunciato più volte la riapertura, fissata prima nel 1990, poi posticipata di altri sei anni. Per fare spazio a nuovi condotti di areazione vennero smontati tappezzerie e pavimenti, mentre una torre gotica fu sventrata per far entrare  un ascensore. 
Alla fine del 1995, erano stati stanziati ventuno miliardi di vecchie lire per il restauro, ma per completare l'opera ne servivano altri dieci. Il cantiere fu più volte bloccato e i tempi si allungano fino alla riapertura, dopo tredici anni di restauri, avvenuta nel 2001.

INFO
Palazzo Madama