Zeri e l'arte in scatola

Arte negata, Nino Criscenti, 1996

Tratto dalla serie Arte Negata (1996) di Nino Criscenti, in questo estratto della terza puntata, Zeri entra nei depositi di Palazzo delle Esposizioni dove sono conservate molte casse siglate, contenenti reperti antichi.

Nelle quattrocentosessanta casse di legno, spiega la voce off, sono stati imballati i tesori di un museo archeologico, l'Antiquarium Comunale del Celio, sparito oltre mezzo secolo prima

L'Antiquarium fu concepito dopo la riunificazione d'Italia, nel 1870, dalla Commissione Archeologica Comunale per esporre i reperti rinvenuti negli scavi successivi alla proclamazione di Roma capitale. L'edificio sito sul Celio, progettato da Costantino Sneider come modesto magazzino archeologico di raccolta reperti, fu completato nel 1890 e inaugurato nel 1894. 
La raccolta continuò ad incrementarsi fino al 1929, quando il magazzino fu riorganizzato nel Museo Antiquarium Comunale di Roma, preposto ad accogliere i ritrovamenti che non trovavano posto nei Musei Capitolini. 

Nel 1939, l'Antiquarium subì gravi danni strutturali causati dai lavori sulla linea metropolitana adiacente. Per questo e in seguito allo scoppio della guerra, l'edificio fu abbandonato e sgomberato negli anni successivi 

Da allora, circa ottantamila pezzi di archeologia romana finirono imballati in casse di legno, ma dal dopoguerra fino all'epoca di questo documentario, non successe nulla e malgrado i molti progetti i reperti non hanno mai trovato una sede apposita. 

Questa importantissima raccolta, che va dalle origini di Roma preistorica, fino al V o VI secolo, è una delle vergogne più incredibili delle raccolte pubbliche italiane
Federico Zeri

Molte casse, come si vede nel documentario, furono dislocate nei magazzini di Palazzo delle Esposizioni al servizio degli studiosi, ma con la ristrutturazione del Palazzo, proprio nel 1996, epoca del documentario, le casse vennero nuovamente sigillate. Alcuni reperti riesumati furono allora esposti nelle teche degli uffici della Sovrintendenza. 

La speranza non è ancora spenta. Quello che penso si stia spegnendo sono molti dei reperti chiusi anni e anni in cassa. A parte quelli che sono stati rubati nel giardino dell'Antiquarium, dal quale come è noto sono scomparsi infiniti cippi, frammenti di trabeazione, capitelli, colonne che adesso staranno a decorare qualche villa romana in periferia, tutto il resto quando potremmo rivederlo ?
Federico Zeri

Ad oggi, L'Antiquarium Comunale è oggetto di un progetto che prevede la ristrutturazione, il restauro e l’allestimento degli edifici e dell’area esterna con il fine di creare un nuovo e importante polo culturale e turistico nella città, porta d’ingresso privilegiata all’Area Archeologica Centrale. 

INFO
Celio Ex Antiquarium Comunale