Trieste Film Festival: tutti i vincitori della 34a edizione

Trieste Film Festival: tutti i vincitori della 34a edizione

A "Sonne" della regista Kurdwin Ayub il Premio Trieste della giuria al miglior lungometraggio

Trieste Film Festival: tutti i vincitori della 34a edizione

Per averci trascinati con energia travolgente in un vortice sospeso tra il rispetto per le tradizioni e il desiderio di modernità. Per aver interrogato, più che suggerito risposte, per aver schivato il giudizio, privilegiando la comprensione. Per aver indagato senza dogmi, e usando la lingua del presente, le questioni ancora irrisolte delle radici, della religione e dell'identità delle nuove generazioni figlie dei flussi migratori, attraverso lo sguardo di tre giovani donne in cerca del loro posto nel mondo. 

Con questa motivazione la Giuria del Premio Trieste ha assegnato il riconoscimento come Miglior lungometraggio in concorso alla 34esima edizione del Trieste Film Festival al film Sonne della regista curdo-austriaca Kurdwin Ayub, un'opera che racconta il rapporto tra i giovani e i social media in un'età in cui ci si apre alla scoperta di sé. La pellicola era stata presentata in anteprima alla Berlinale 2022, dove ha ricevuto il premio per la Migliore opera prima GWFF Best First Feature Award. Attribuite anche due menzioni speciali a Safe place di Juraj Lerotic (Croazia, 2022) e Black Stone di Spiros Jacovides (Grecia, 2022).

Il Premio Alpe Adria Cinema assegnato dalla giuria (Rok Biček, Freddy Olsson, Julia Sinkevych) al Miglior documentario in concorso va a Scentes with my father di Biserka Suran (Olanda, 2022) su una famiglia di migranti nell’Europa di oggi. Menzione speciale a Fragile memory di Ihor Ivan'ko (Ucraina-Slovacchia, 2022) che esordisce nella regia raccontando la battaglia del nonno contro la demenza senile con la seguente motivazione: il tentativo di registrare i ricordi del nonno, il famoso direttore della fotografia Leonid Burlaka, prima che scompaiano, è accompagnato da una sincera tristezza quando viene mostrata la battaglia del nonno contro la demenza.

Il Premio TSFF Shor assegnato dalla giuria al Miglior cortometraggio in concorso va a Plima di Eva Vidan (Croazia, Stati Uniti, 2022), racconto con gli occhi infantili di una società premoderna, femminile, dove le donne, di generazione in generazione, presiedono al focolare domestico e dove l’acqua marina, in un antico borgo mediterraneo, assume un ruolo purificatore, taumaturgico.

Il film tocca un momento fondamentale della nostra vita, la presa di coscienza infantile della transitorietà della vita, che in questo caso è anche consapevolezza della fine di un mondo, invaso dal chiasso e dalla grettezza della modernità.


Due menzioni speciali a: Where No Ships Go di Vlad Buzaianu (Romania, 2022) e Sheets di Evi Gjoni (Albania, 2022)

I film dei tre concorsi sono stati giudicati anche dal pubblico e con il loro voto hanno decretato i vincitori dei Premi del PubblicoMiglior lungometraggio: Black Stone di Spiros Jacovides (Grecia, 2022); Miglior documentario:  The Hamlet Syndrome di Elwira Niewiera, Piotr Rosolowski (Polonia, Germania, 2022); Miglior cortometraggio: ex aequo Not tomorrow di Amerissa Basta e Sheets di Evi Gjoni.

Altri premi:

Il Premio CEI (Central European Initiative) al film che meglio interpreta la realtà contemporanea e il dialogo tra le culture va a Love is non an Orange di Otilia Babara (Belgio, Paesi Bassi, Moldavia, Francia, 2022): arance, cioccolatini, jeans e bambole di plastica arrivarono in Moldavia grazie a tutte quelle donne che, all’inizio degli anni ’90, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, lasciarono il paese per venire a lavorare in Italia e all’estero. In cambio i figli inviavano loro videolettere. La regista raccoglie con cura e delicatezza materiali privati e intimi restituendo il ritratto di una generazione di madri e figli costretta all’amore a distanza. E nel farlo restituisce anche il ritratto di un paese post-sovietico in cui furono proprio le donne involontariamente a effettuare la transizione dal comunismo al capitalismo.

Il Premio Corso Salani 2023, assegnato dalla giuria al Miglior film della sezione va a Il Cerchio di Sophie Chiarello (Italia, 2022) "per il coraggio e la determinazione di un progetto cinematografico a lungo termine che sa mettere il suo sguardo all’altezza e al servizio dei giovanissimi protagonisti e per la capacità di confrontarsi con gli imprevisti reinventando in corso d’opera la rotta, con mano felice".

Il Premio Eastern Star 2023 che riconosce una personalità del mondo del cinema che con il suo lavoro ha contribuito, proprio come il Trieste Film Festival, a gettare un ponte tra l’Europa dell’est e dell’ovest, va a Zdenek Zeman. Il Premio Cinema Warrior 2023 che riconosce l’ostinazione, il sacrificio e la follia di quei “guerrieri” – siano essi singoli, associazioni o festival – che lavorano dietro le quinte per il Cinema, va al programma televisivo della Rai Fuori orario.

Il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa al Miglior documentario in concorso va a The Hamlet Syndrome di Elwira Niewiera, Piotr Rosolowski (Polonia, Germania, 2022) perché "ci offre una riflessione profonda sul tema della scelta di come conciliare la prospettiva individuale e quella collettiva quando ad essere minacciata è l’esistenza di entrambe. Perché indaga il dilemma di come difendere il tuo paese possa diventare necessario per difendere la tua libertà di scegliere. Perché mette al centro l’arte come strumento di denuncia ma anche come esperienza di superamento del trauma e luogo di incontro tra identità diverse. Perché mentre ci offre un ritratto potente di una generazione appena passata attraverso l’orrore della guerra, tanto più tragicamente ci avvicina a ciò che sta vivendo oggi. "

Il Premio Cineuropa al Miglior lungometraggio in concorso va a Butterfly vision di Maksym Nakonechnyi (Croazia, Repubblica Ceca, Svezia, Ucraina, 2022). Cineuropa ha scelto questo film d’esordio per la sua forma, per una regia che prende in prestito dal cinema classico e da quello contemporaneo, moltiplica gli angoli di visione con camere tradizionali, droni, materiale televisivo, social media. Perché  racconta la catarsi  di una donna moderna, una combattente traumatizzata dalla guerra che mette in discussione ciò che solo fino a poco tempo prima le sembrava ovvio. 

L’abbiamo scelto per la toccante modestia e lo stoicismo ostinato della recitazione di Rita Burkovska. Questo film osserva da una parte le contraddizioni sociali in Ucraina, e dall’altra studia i meccanismi di guerra utilizzati per distruggere gli avversari con la paura. Attraverso il conflitto nel Donbass – visitato anche da molti film russi in questi anni – questa coproduzione tra Ucraina, Repubblica Ceca, Croazia e Svezia getta una luce tristemente attuale sulla situazione che si è creata dopo l’invasione della Russia. Un giovane regista da tenere d’occhio, come si dice.

Il Premio Giuria PAG – Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, assegnato da una giuria di giovani tra i 18 e i 35 anni, al Miglior cortometraggio in concorso va a Not tomorrow di Amerissa Basta (Grecia, Francia, 2022) con la seguente motivazione: per la costruzione emotiva dei personaggi, la completezza della struttura e la capacità di raccontare un complesso sviluppo nella brevità caratteristica del cortometraggio. La giuria ha assegnato anche una menzione speciale a Airhostess 737 di Thanasis Neofotistos (Grecia, 2022) per essere un prodotto estremamente coinvolgente e di grande espressività emotiva.

Il Premio SNCCI al Miglior film della critica 2022 va a Gli orsi non esistono di Jafar Panahi (Iran, 2022), mentre il Miglior film della critica italiano 2022 va a Piccolo corpo di Laura Samani (Italia, Francia, Slovenia, 2022)

Il Laser Film Award assegnato da una giuria internazionale (Remi Bigot, Vincenzo Bugno, Wouter Jensen, Giancarlo Chettal) va a alla co-produzione croato-italiano- slovena Fiume o morte! di Igor Bezinovic.

L’HBO Europe Award assegnato da una giuria internazionale (Martina Droandi, Tereza Keilová, Freddy Olsson) va a A Day, 365 Hours, progetto turco/croato del regista Eylem Kaftan (ZKF, Turchia e CAF, Turchia Croazia).

Sito del Trieste Film Festival