Anna Oliviero Ferraris. TV e bambini: gusti e consumi

La percezione della televisione durante al crescita

Il filmato è tratto dal programma di Rai Cultura Mediamente Enciclopedia del 1997.
In studio Francesco Siliato che intervista la psicologa Anna Oliverio Ferraris propone i risultati di una ricerca sul rapporto fra bambino e televisione.
Emergono alcune problematiche riguardanti il bambino sia come utente sia come consumatore. Nella ricerca si fa riferimento non solo alla qualità delle trasmissioni televisive, ma anche alla pubblicità ed al modo in cui, questa, è recepita da generazioni che fin dalla nascita hanno subito la presenza della televisione.

Alcuni bambini si affezionano all'oggetto televisore, lo percepiscono come una quasi persona, perchè parla e si vedono delle persone al suo interno. Quando non hanno possibilità di fare altre esperienze, come uscire fuori a giocare con altri bambini, iniziano a considerarla come un amico che gli fa trascorrere il pomeriggio. Anche se nella maggior parte dei casi la considerano come una soluzione miniore, perchè preferirebbero giocare all'aperto con altri bambini ma a volte non avendo di meglio da fare la guardano.
Anna Oliverio Ferraris

Nell’età evolutiva, le risorse intellettive non consentono di filtrare in modo critico gli stimoli provenienti dalla televisione. Fino alle soglie dell’adolescenza, i giovani, non sono in grado di distinguere il vero dal verosimile e, conservando l’attenzione per periodi molto brevi, hanno una comprensione parziale dei messaggi contenuti nei programmi per adulti.
Tutta la pubblicità e le produzioni televisive destinate alle prime fasce d’età, agiscono non prescindendo mai da nozioni di psicologia infantile.