Edgar Morin. L'approccio critico ai mass media

Aforismi

Il filosofo Edgar Morin, in un'intervista dell'Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche, fornisce indicazioni per un superamento della fruizione passiva della televisione e sottolinea il ruolo dell'insegnante al fine di offrire agli studenti un approccio critico e riflessivo riguardo al cinema e alla televisione, che possono manipolare immagini vere per produrre qualcosa di falso. A questo fine è molto importante imparare a riconoscere le varie fasi e le differenti tecniche di produzione dei media, come la scelta delle inquadrature, la fotografia o il montaggio, che contribuiscono a determinare il significato. L'educazione deve comportare la conoscenza dei media.

Il presente è continuamente invaso dal presente, è invaso dall'informazione televisiva che cambia ogni giorno e ci fa dimenticare quella del giorno prima. Lo sguardo del pensiero serve a non vivere in un perpetuo presente in cui ogni istante caccia quello che lo precede.  La ricostituzione del rapporto tra presente, passato e futuro è il lavoro della riflessione ed è un lavoro eminentemente filosofico. 


Edgar Morin è nato a Parigi nel 1921. Sociologo, filosofo e antropologo, è tra le figure più prestigiose della cultura contemporanea, protagonista di dibattiti che spaziano dalla filosofia alla politologia, dalla sociologia del cinema all'epistemologia delle scienze umane. Le sue ricerche toccano problemi di pertinenza del mondo dei media, della biologia e delle scienze naturali, della società e della vita politica del Novecento. Fondatore negli anni Sessanta della rinomata rivista di cultura "Communications", autore di studi pionieristici in campo etnologico ("Indagine sulla metamorfosi di Plodémet"), di popolari interventi sul Sessantotto parigino e sulle rivolte studentesche ("La rivoluzione senza volto", "La Comune di Parigi del maggio '68"), di saggi sul totalitarismo sovietico ("La natura dell'URSS") e sulle sfide più pressanti per la civiltà europea nell'era della globalizzazione ("La nostra Europa"), Morin ha firmato la monumentale opera in sei volumi "Il metodo", pietra miliare della teoria della complessità, e dedicato gran parte della sua attività di ricerca a una riforma del pensiero, ribadendo la necessità di una conoscenza interdisciplinare che sia in grado di superare la separazione dei saperi tipica del nostro tempo. Insignito dei massimi riconoscimenti internazionali nel campo della saggistica, Cavaliere della Legion d'onore, attualmente è direttore di ricerca emerito del Centre national de la recherche scientifique (CNRS) e membro onorario del Centre Edgar Morin presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales.