La Scuola Medica Salernitana

Storia e principi

Una puntata speciale di GAP (Generazioni alla prova), realizzata nel 2013 da Francesco Iannello, che racconta la storia della Scuola Medica Salernitana, la più antica e celebre istituzione medica del mondo occidentale, che si può considerare la manifestazione culturale e scientifica più rilevante dell’intero Medioevo.

Lo storico della Filosofia Aniello Montano (Acerra, 1941 - 2015) e lo storico dell'antichità Giovanni Pugliese Carratelli (Napoli 1911 - Roma 2010) ne ricostruiscono le origini, a partire dalla prima testimonianza scritta risalente al IX secolo d.C. fino ad alcune iscrizioni su statue, ritrovate nell’antica città greca di Elea (Velia), rinvenute nel corso di scavi archeologici nella seconda metà del secolo scorso. 
Nata secondo la leggenda nell'Alto Medioevo dall'incontro di quattro maestri, un ebreo, un arabo, un greco e un salernitano, in realtà la Scuola Medica Salernitana ha radici molto più antiche, che affondano nella scuola filosofica e politica fondata a Crotone dal filosofo greco Pitagora nel VI secolo a.C.
Una medicina olistica che, come raccontano Luciano Mauro, direttore del Giardino della Minerva di Salerno e Giuseppe Lauriello, primario emerito dell'Ospedale Giovanni da Procida di Salerno, aveva i suoi riferimenti più importanti nella tradizione classica ippocratico galenica.

Il corpo umano era considerato nella sua interezza come un microcosmo all’interno del macrocosmo della natura. 

Importante, come spiega Mariella Pasca, ideatrice del Museo virtuale della Scuola medica salernitana, fu il ruolo che all’interno della Scuola ebbero le donne.

Nel XI secolo a Salerno le donne esercitavano la professione di medico e scrivevano trattati di medicina.

In una visione unitaria dell'uomo come un corpo che tra le sue funzioni ha anche quelle di pensare e di parlare, è chiaro che la medicina e la filosofia sono in rapporto diretto. Empedocle di Agrigento e Ippocrate di Coo dicevano che il medico cura anche con le parole: le parole del medico sono farmaci.
Aniello Montano