Massimo Recalcati. La convivenza di identità e differenza

L'inconscio è un territorio straniero

Lo psicoanalista Massimo Recalcati, intervistato al Festival della Filosofia di Modena del 2016, parla di convivenza. La psicanalisi secondo Recalcati è una grande teoria dei confini e dunque della convivenza di identità e differenza. Per Sigmund Freud l’inconscio è un territorio straniero interno, lo straniero vive dentro di noi, per cui il primo stadio della convivenza è quello della convivenza con il nostro straniero interno: gli uomini si ammalano quando non c’è integrazione tra il soggetto e il proprio inconscio, quando anziché accogliere e integrare lo straniero erigono barriere.

Per la psicanalisi la malattia è l’ipertrofia dell’identità, che si manifesta quando il confine diventa troppo rigido e non c’è più scambio tra il soggetto e l’altro e la vita senza l’altro si insterilisce. D’altra parte però abbattere completamente il confine produce disgregazione dell’identità, l’altro diventa invasore e tutto si confonde in una dimensione indifferenziata.

Dunque la convivenza si realizza solo laddove il confine esiste ma è poroso e rende possibile il passaggio, come il corridoio descritto da Freud che consentiva il transito dei pensieri dalla coscienza verso l’inconscio: se in questo corridoio noi erigiamo una barriera, il passaggio si interrompe e la vita si ammala.

Massimo Recalcati è uno degli psicoanalisti più noti in Italia. Insegna all’Università di Pavia e di Verona. È fondatore di Jonas Onlus: centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi e Direttore Scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA. Membro fondatore e membro analista ALIpsi Svolge attività di supervisore clinico presso diverse istituzioni sanitarie. Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ricordiamo le più recenti: “Cosa Resta del Padre. La paternità nell’epoca ipermoderna” (Raffaello Cortina, Milano 2011), “Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione” (Raffaello Cortina, Milano 2012), “Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre” (Feltrinelli Editori, Milano 2013), “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento.” (Einaudi,Torino 2014), “Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno” (Feltrinelli, Milano 2015), “Jacques Lacan. La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto.” (Raffaello Cortina, Milano 2016), “Contro il sacrificio. A di là del fantasma sacrificale.”(Raffaello Cortina, Milano 2017). Dal 2014 dirige per Feltrinelli la Collana Eredi. Dal 2015 per Mimesis la collana Studi di Psicoanalisi. Collabora con diverse riviste specializzate italiane e internazionali e con le pagine culturali del quotidiano La Repubblica.

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