Roberto Mordacci. La fine del postmoderno

L'età neomoderna


Roberto Mordacci, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017 Le forme del creare, parla del superamento del postmodernismo e del relativismo e dell'inizio di un'età neomoderna. 
Il postmoderno afferma che bisogna rinunciare alle idee di verità, di giustizia, di bene, di progresso per abitare il nostro tempo. Ma questa descrizione ormai non corrisponde più alla realtà contemporanea: dopo l’11 settembre è impossibile rinunciare alla verità rifugiandosi nel nichilismo o nel relativismo come predicavano i postmodernisti. Oggi è fondamentale pensare in termini di vero, di giusto e di bene e questo ci accomuna al tempo della prima modernità, quando cadono le idee di certezza e di verità dogmatica della Scolastica e filosofi come Cartesio, Bacone, Locke, Leibniz  provano ad impostare nuove idee di verità e di giustizia, per costruire a partire da esse. Il moderno è il tentativo di riordinare la realtà e la prima modernità è una realtà preoccupante, un periodo di gravissimi conflitti religiosi, di scoperte scientifiche e geografiche, di cambiamenti culturali. Come allora anche oggi la sfida è  quella di provare a pensare e a creare un mondo vivibile e  questo non è possibile con il postmodernismo. 

Oggi bisogna provare a dare ordine al mondo, con la consapevolezza che è impossibile costruire una società perfetta, ma anche sapendo che abbiamo bisogno di criteri di giustizia e di verità per proporre un modo di vita accettabile basato su fatti e valori condivisi. Per questo la condizione contemporanea può essere definita una condizione neomoderna.



Roberto Mordacci è professore di Filosofia morale e Preside della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Lavora nel campo della bioetica, in particolare sulle questioni morali e giuridiche riguardanti le tecnologie di potenziamento umano e l’artificializzazione del vivente. Tra i suoi libri: Rispetto (Milano 2012); Bioetica. La libertà e il corpo nel mondo contemporaneo (Milano 2013); L’etica è per la persona (Milano 2015); Al cinema con il filosofo(Milano 2015).

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