Piergiorgio Odifreddi. Leibniz e il migliore dei mondi possibili

Zettel - Caffè Filosofico

Gottfried Wilhelm von Leibniz nasce a Lipsia nel 1646. Si forma da autodidatta sui classici del pensiero, approfondendo poi gli studi in filosofia e giurisprudenza.
Nel 1666, quando ha appena vent’anni, pubblica il suo primo scritto, Dissertatio de arte combinatoria, nel quale teorizza un modello logico da applicare alla conoscenza universale.
Fin da giovanissimo, comincia a vagheggiare la fondazione di una scienza universale da costruire con la collaborazione delle migliori menti d’Europa, un progetto che lo porterà di capitale in capitale, mettendolo in contatto con le più grandi personalità culturali dell’epoca: in Olanda incontra Baruch Spinoza, a Parigi entra in relazione con Malebranche e il matematico Huygens, mentre a Londra conosce Isaac Newton. Nella capitale inglese, inoltre, viene ammesso alla Royal Society, grazie al progetto di una calcolatrice meccanica. Nel 1676 viene nominato consigliere e bibliotecario del duca di Hannover, il futuro sovrano Giorgio I di Gran Bretagna. A partire del 1680, comincia a dedicarsi quasi esclusivamente ai suoi studi, scrivendo e pubblicando una grande mole di opere di vario genere: dalla metafisica alla logica, dall’astronomia alla matematica.

Se segnassimo a caso dei punti su un foglio di carta, si potrebbe individuare sempre e comunque un'equazione matematica tale da rendere conto di quanto fatto.
Gottfried Wilhelm von Leibniz

Scrive in tedesco, in francese, in latino; si fa promotore della nascita di molteplici istituzioni, come il Collegium Historicum di Vienna o l’Accademia prussiana delle scienze.

Scrivo in modo che si possa sempre vedere l'interno delle cose da apprendere, così da far apparire anche la fonte di un'invenzione, e in una maniera in cui chi deve imparare possa comprendere qualsiasi cosa come se l'avesse inventato lui stesso.
Gottfried Wilhelm von Leibniz

Gli ultimi anni della sua vita sono resi amari dalla disputa sorta tra lui e Newton a proposito della paternità del calcolo infinitesimale. Leibniz muore a Hannover il 14 novembre del 1716.