Maurizio Ferraris. Kant e l`illuminismo

Zettel presenta

Il giovane Kant si dedica agli studi filosofici ma è anche molto appassionato alle scienze naturali, alla matematica e alla geografia.

Dopo aver svolto l’attività di precettore privato, all’età di 46 anni, diviene professore di Metafisica e Logica presso l’università della sua città natale. Kant proporrà un modo innovativo di considerare il soggetto di fronte al compito della conoscenza, attribuendo all’uomo un insieme di strutture e modalità che determinano in modo attivo il suo modo di conoscere la realtà.


Per la sua collocazione storica e per i suoi tratti teorici la filosofia di Kant può essere considerata l’apice delle riflessioni dell’illuminismo. Questo movimento che trae origine dalla filosofia inglese del tardo Seicento e che conoscerà il suo massimo sviluppo nella Francia del Settecento, deve il proprio nome alla funzione rischiarante della ragione.


Grazie ad essa l’uomo può infatti illuminare tutti i campi della conoscenza ed eliminare le ombre gettate dai pregiudizi e dalle tradizioni ereditate dalle culture precedenti. Al centro dell’Illuminismo vi è dunque uno degli aspetti principali del pensiero di Kant, ossia la considerazione della ragione al pari di uno strumento critico.


Strumento che utilizzato correttamente può indirizzare l’uomo verso un progressivo miglioramento in ogni ambito del sapere e nella condotta politica e morale. Kant muore a Köningsberg nel 1804.