Dario Acquaviva. Giulio Cesare Vanini

La diffusione delle opere tra censura e simulazione

Dario Acquaviva, collezionista, bibliofilo e studioso della storia del libro, parla della diffusione delle opere del filosofo salentino Giulio Cesare Vanini (Taurisano, 19 gennaio 1585 – Tolosa, 9 febbraio 1619),  Anfiteatro dell'eterna Provvidenza e I meravigliosi segreti della natura, regina e dea dei mortali. Gli ostacoli posti dalla censura furono tali che tra la prima e la seconda edizione delle opere vaniniane passarono circa due secoli e persino nell’Enciclopedia di Diderot e D'Alembert non si trova la voce Vanini, ma gli autori per parlarne dovettero ricorrere ad uno stratagemma inserendo le pagine dedicate al filosofo salentino alla voce Taurisano, sua città natale.