Maurizio Giangiulio. Magna Grecia

Una storia mediterranea

Maurizio Giangiulio, professore ordinario di Storia greca dell’Università di Trento, parla del suo libro Magna Grecia. Una storia mediterranea, pubblicato nel 2021 da Carocci. 
Nel testo manca una prospettiva ellenocentrica, ossia centrata sulle colonie greche dell’Italia meridionale, come manca anche una prospettiva centrata su quella che è stata definita la pressione, se non l’invasione, delle popolazioni italiche spintesi dall’interno verso le città costiere. Entrambe queste visioni, infatti, sono dualistiche e affermano una contrapposizione statica, definita dalla natura delle parti contrapposte.

Viene data attenzione alla grande tematica della mobilità e la Magna Grecia viene ricostruita all’interno del fenomeno molto complesso della mobilità mediterranea. Ma anche è analizzato il fenomeno dell’intreccio, come dimostra l’insediamento di Pithecusa sull’isola d’Ischia, la più antica fondazione ellenica in Occidente, un esempio di estrema complessità intrecciata di provenienze, di apporti e identità diverse o la formazione del mondo lucano e dell’identità dei Brettii, che non sono mai contrapposti sulla base di un principio di identità etnica ai Greci, ma che anzi adottano modalità di espressione e comunicazione greche, per poter meglio affermarsi anche a spese dei Greci. 


Il libro è idealmente diviso in due parti ed in nove capitoli, di cui i primi sei disegnano un percorso storico dal IX secolo a. C. fino alla guerra di Pirro contro Roma nel III secolo a.C. costruito non come una semplice esposizione in chiave cronologica, ma in termini di complessità coloniale, dimostrando che l’idea di fondazione sia troppo semplice rispetto alle dinamiche dei fatti. 
La seconda parte, contenuta negli ultimi tre capitoli, è strutturale e tocca problematiche, come la geografia e l’ecologia in rapporto alla storia, l’economia agraria, l’organizzazione sociale e il rapporto con le popolazioni italiche.

Marizio Giangiulio ha studiato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e insegnato a Urbino, Viterbo e Trento, dove è Professore ordinario di Storia greca. È inoltre Professore della Scuola Archeologica Italiana di Atene e membro dell’ENSAGH (European Network for the Study of Ancient Greek History). È stato Preside della Facoltà di Lettere e membro del Senato Accademico dell’Ateneo trentino. 
Ha curato il III e il IV volume della Storia d’Europa e del Mediterraneo (Salerno Editrice, 2007-08) e pubblicato tra l’altro Memorie coloniali (L’Erma di Bretschneider, 2010), Democrazie greche (Carocci, 2015), Magna Grecia. Una storia mediterranea (Carocci 2021); è in corso di stampa una sua Introduzione alla storia greca (Il Mulino 2021).
Ha studiato la grecità d’occidente sotto i più vari aspetti, il Pitagorismo, Clistene, la democrazia greca, Erodoto, la memoria e la tradizione orale, gli oracoli delfici, la statualità greca, i metodi e i modelli delle scienze sociali per lo studio della storia antica.


 

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