Paolo Stella. Per caso (tanto il caso non esiste)

La funzione salvifica della scrittura

Paolo Stella, intervistato il 6 luglio 2021 a Marina di Ugento (Le), nel corso della manifestazione Libri sotto gli ulivi, dove ha presentato il suo ultimo libro Per caso (tanto il caso non esiste), pubblicato da Mondadori nel 2020, parla del suo libro e dell’importanza che ha per lui la scrittura. 
Il romanzo affronta l’argomento dell’identità di genere, attraverso la storia dell’innamoramento di due bambini, che avviene in un reparto di un ospedale pediatrico, dove uno di due non ha avuto ancora un’assegnazione chiara del sesso di appartenenza, ma questo non impedisce loro di innamorarsi. Li ritroviamo in età più adulta con una domanda: di che cosa ci si innamora quando dall’altra parte non sappiamo se ci sia un maschio o una femmina? Probabilmente dell’anima che è uguale per tutti.  

La scrittura è un mezzo potentissimo di cui tutti disponiamo, che ci permette di indagare anche su quelle parti di noi che spesso o non vogliamo vedere o non sappiamo neanche di avere. Per me è stata salvifica perché è arrivata in un momento della mia vita in cui mi ero completamente perso. 

La scuola ci fornisce tutti gli strumenti per poter scrivere ma penso che sia la vita e soprattutto l’urgenza di dire qualcosa che ti rende scrittore. 

Sono convinto che ci sia un disegno più grande, che la vita sia molto più intelligente di noi e per quanto noi vogliamo avere un’idea precostituita del nostro futuro, in realtà dobbiamo invece soltanto ascoltare i suggerimenti che ci vengono dalla vita e dalla natura. 

Le parole creano la nostra realtà, ci sono parole alte come quelle delle preghiere, che ci innalzano e pronunciarle può cambiare la realtà in senso positivo ed altre che invece è meglio evitare di pronunciare, perché possono cambiarla nel senso opposto.  

Io sarò sempre grato ai social perché mi hanno permesso di arrivare a tante persone. Sicuramente i rischi esistono, perché soprattutto in alcune fasce generazionali possono creare isolamento, favorire il bullismo, l’odio in rete, ma non riesco a dare un giudizio etico sul mezzo, il giudizio non deve essere sul mezzo ma su modo nel quale viene utilizzato: i social se usati bene possono costituire una grande opportunità, se usati male possono favorire il distacco dalla realtà. 

 
Paolo Stella (Milano 1978) è creative director, attore di tv e cinema, regista. Ha acquisito notorietà tra i più giovani partecipando alla seconda edizione del programma televisivo Amici di Maria De Filippi. In seguito ha continuato a lavorare nel mondo dello spettacolo recitando in numerose serie tv e miniserie italiane, tra cui ricordiamo Incantesimo 7, Un ciclone in famiglia, Donna detective. Dal  2007 è passato al grande schermo recitando in Last Minute Marocco, La terza madre, Penso che un sogno così. Nel 2018 ha esordito in campo letterario con il romanzo Meet me alla boa a cui segue nel 2020 Per caso (tanto il caso non esiste), entrambi pubblicati da Mondadori.