La cooperazione legge dell'universo 

Intervista con Federico Faggin

Nel video Federico Faggin, intervistato il 21 ottobre 2022, nella sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, in occasione del convegno Le Connessioni Inattese - La coscienza è fondamentale, in cui ha presentato il suo libro Irriducibile, La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura, pubblicato da Mondadori nel 2022, parla dell’importanza della coscienza, come elemento che distingue l’uomo dalla macchina e risponde ad alcune domande sulla storia della scienza e della filosofia. 

La coscienza è fondamentale, quindi irriducibile e esiste prima della materia. La coscienza e il libero arbitrio sono fenomeni puramente quantistici e questo prova che la coscienza non può cessare di esistere con la morte del corpo, perché esiste in una realtà molto più vasta della realtà fisica classica.
Federico Faggin  

La coscienza è pertanto la capacità di un sistema quantistico in uno stato quantistico di avere l’esperienza del suo stato, esperienza che non può essere copiata, ma che può essere conosciuta solo dal suo interno. Un computer, al contrario, non potrà mai essere cosciente, in quanto le sue informazioni e i suoi programmi sono sempre copiabili. 

Una macchina non potendo aver coscienza è puramente algoritmica, non può sapere quello che fa. 
Federico Faggin  


La musica è forse l’aspetto fisico più vicino all’esperienza, perché è più vicino agli stati quantistici descrivibili da onde, che hanno la caratteristica di interferire tra loro e quindi di creare possibilità non realizzabili attraverso le semplici particelle.  

Pitagora vede la connessione tra la musica, l’aspetto più vicino alla coscienza, la matematica, l’aspetto razionale, che può rappresentare simbolicamente la musica, ma non ciò che uno prova con la musica e la filosofia, che è l’aspetto integrativo dell’uomo che cerca di capire la realtà negli aspetti sia simbolici che semantici. 
Federico Faggin  

Le teorie scientifiche sono materialiste e riduzioniste e la scienza utilizza ancora il materialismo come metodo di spiegazione della realtà, partendo dalla materia e non dalla coscienza per la descrizione dell’universo e della sua nascita. Ma con la fisica quantistica la separazione cartesiana tra materia e coscienza è caduta e la fisica quantistica è diventata la descrizione dell’esperienza di enti coscienti che vogliono conoscere se stessi e usano simboli per comunicare.

La mia esperienza è sempre più ricca delle parole che posso usare per descriverla, è potenzialmente infinita, ma quando la trasferiamo in simboli questi simboli sono finiti e limitati. Pertanto, non potremo mai trasportare in simboli ciò che proviamo dentro di noi. 
Federico Faggin  


Nella fisica quantistica esiste certamente il divenire perché ogni decisione libera non è prevedibile da nessun algoritmo, se esistesse prima della decisione non esisterebbe il libero arbitrio e se non ci fosse il libero arbitrio non avrebbe senso nemmeno la coscienza. Ma nel modello sviluppato da Faggin con il fisico Giacomo D'Ariano c’è un qualcosa che rimane, che è eterno e che quindi si avvicina al concetto di essere di Parmenide, ed è l’identità degli enti coscienti. Si tratta di una visione della realtà che integra essere e divenire. 
La relatività generale e la meccanica quantistica sono due modi diversi di comprendere la realtà, tuttora incompatibili filosoficamente.  La relatività generale non è quantistica, per cui le due teorie danno risposte completamente diverse. Oggi la relatività generale crea lo scenario in cui i fenomeni quantistici avvengono. 
Spero che questa nuova visione della realtà possa dare una chiave di lettura diversa per una teoria della Quantum gravity che he integri la relatività generale e la meccanica quantistica. 
Il nostro corpo è composto da cinquanta trilioni di cellule e ogni cellula contiene il genoma che descrive l’intero organismo, ha la conoscenza potenziale di tutto l’organismo, ogni parte ha il tutto dentro. Il computer invece è fatto di transistor, per cui ogni sua parte non conosce nulla del tutto. Un sistema così banale come il computer non può contenere la vita, perché la vita è quantistica, è fatta di enti che non sono separabili dai campi, perché le particelle sono stati dei campi non oggetti. Pertanto, il corpo umano che permette alla coscienza di avere esperienza della realtà fisica attraverso un corpo non potrà mai essere duplicato in un computer: la coscienza non può esistere in una macchina. 

Noi siamo parti intero dell’uno, la nostra coscienza è una parte intero dell’uno come ogni cellula del nostro corpo è una parte intero dell’organismo. La realtà non è fatta di parti separabili ma di parti intero, l’elettrone non esiste come parte separabile del campo ma è uno stato del campo inseparabile da esso. Noi siamo parti intero che comunichiamo per conoscere noi stessi, perché il tutto che è dentro di me mi permette di conoscere me stesso osservando e capendo il tutto che è dentro gli altri. Per questo la cooperazione è la legge dell’universo e non la competizione. Ma oggi siamo ancora guidati dal materialismo, dal darwinismo e dall’egoismo che non solo non ci consentono di risolvere i nostri problemi, ma ce ne stanno portando di nuovi e sempre più gravi. 
Federico Faggin  

Quando noi sappiamo di essere parti intero sappiamo anche che il male o il bene che facciamo ad un altro lo facciamo a noi stessi, ma questo richiede un cambio di prospettiva, dal materialismo a un senso di appartenenza all’universo. 
Federico Faggin  

 

Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto
Aristotele 

Unendo l’aspetto algoritmico della realtà con l’aspetto semantico che è quello del cuore possiamo risolvere i problemi più gravi. Dobbiamo unire scienza e spiritualità e la teoria che ho sviluppato con D'Ariano ci permette esattamente di fare questo. 
Federico Faggin  


Federico Faggin è un fisico, inventore e imprenditore italiano. Nato a Vicenza nel 1941, dal 1968 risiede negli Stati Uniti. È stato capo progetto e designer dell'Intel 4004, il primo microprocessore al mondo, e lo sviluppatore della tecnologia MOS con porta di silicio, che ha permesso la fabbricazione dei primi microprocessori, delle memorie EPROM e RAM dinamiche e dei sensori CCD, gli elementi essenziali per la digitalizzazione dell'informazione. Nel 1974 ha fondato la Zilog, con cui ha dato vita al famoso microprocessore Z80, tuttora in produzione. Nel 1986 ha co-fondato la Synaptics, ditta con cui ha sviluppato i primi Touchpad e Touchscreen. Il 19 ottobre 2010 ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l'Innovazione dal presidente Obama, per l'invenzione del microprocessore. Nel 2019 gli è stato conferito dal presidente Mattarella il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2011 ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation, un'organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza, con cui sponsorizza programmi di ricerca teorica e sperimentale presso università e istituti di ricerca statunitensi e italiani. Con Mondadori nel 2019 ha pubblicato Silicio.