"L'umorismo" di Luigi Pirandello 

Daniela Marcheschi 

Nel video Daniela Marcheschi parla del saggio L’umorismo del drammaturgo e narratore italiano Luigi Pirandello (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936), del quale ha curato nel 2010 una nuova edizione per gli Oscar Mondadori.

Nel maggio 1908 un processo attrae l’interesse dei letterati: Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938), autore della tragedia in versi La Figlia di Iorio, cita in giudizio il commediografo Eduardo Scarpetta (Napoli, 1853 – 1925), che aveva messo in scena una parodia dell’opera dannunziana dal titolo Il figlio di Iorio. Grandi intellettuali prendono le difese dell’uno o dell’altro e per Scarpetta si schiereranno Benedetto Croce e Giorgio Arcoleo, che era uno studioso di umorismo. 
Il clamore sollevato da questo processo che si concluse con la vittoria di Scarpetta non poteva non colpire un autore come Pirandello, che proprio nel 1908 pubblica un saggio sull’umorismo, un’opera che molto deve alla rilevante tradizione di studi sull’umorismo che esisteva in Italia.
Il saggio fondamentale sull’umorismo al quale Pirandello si è ispirato è Des Causes du Rire del francese Léon A. Dumont, pubblicato nel 1872, che è il testo base per tutti i grandi studiosi dell’umorismo.   Dumont analizzando il tema dell’umorismo parlava di diversi modi di declinarlo, come l’ironia e il comico. 

Il comico è l’avvertimento del contrario, dirà Pirandello, mentre l’ironia è il sentimento del contrario, che nasce in un contesto riflessivo e ha un valore di reazione mediata dalla ragione. Il comico, invece, è una reazione immediata di fronte al contrasto tra quello che noi ci aspettiamo e quello che accade. In tal modo Pirandello stabilisce la superiorità dell’ironia sul comico. 

 

Daniela Marcheschi è critico letterario e docente di Letterature  e Antropologia delle arti in diverse università, tra le quali Salamanca, Uppsala, Firenze. Attualmente è in forza alla Universidade Aberta di  Lisbona. Oltre a numerosi saggi tradotti in diversi paesi, ha curato i Meridiani Mondadori delle Opere di Carlo Collodi (Milano 1995), di Giuseppe Pontiggia (Milano 2004) e Gianni Rodari (2020), e pubblicato il volume riassuntivo di critica e teoria della letteratura Il Sogno della letteratura (Roma 2012). È presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Tricentenario della Nascita di Giuseppe Baretti. Tra i suoi libri: Collodi ritrovato (Pisa 1990);  Destino e sorpresa. Per Giuseppe Pontiggia con i suoi primi scritti sul «Verri»(Pistoia 2000); Prismi e poliedri. Scritti di critica e antropologia delle arti (Livorno 2001); Sandro Penna. Corpo, tempo e narratività (Roma-Napoli 2006); Chiara Matraini. Poetessa lucchese e la letteratura delle donne nei nuovi fermenti letterari del ‘500 (Lucca 2008); Leopardi e l’umorismo (Pistoia 2010); Il sogno della letteratura. Luoghi, maestri, tradizioni (Roma 2012); Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia (a cura, Milano 2016); Il naso corto. Una rilettura delle Avventure di Pinocchio (Bologna 2016); Mille anni di poesia religiosa italiana. Antologia (a cura di, Bologna 2017). Letteratura e giornalismo (a cura di, Venezia 2017, 2019, 2020, 2021).