Adele Corradi: insegnanti ascoltate Don Milani
La professoressa che lavorò con Lorenzo Milani
Adele Corradi, intervenuta al convegno Don Milani, Insegnare a tutti, che si è tenuto al Ministero della Pubblica Istruzione il 5 giugno 2017, invita i professori ad "ascoltare" Don Milani, a nutrirsi dei suoi insegnamenti.
La mia speranza è che nelle scuole si smetta di parlare di Don Milani e si studi Don Milani, che a studiarlo non siano i ragazzi, ma gli insegnanti.
Lorenzo Milani nasce a Firenze il 27 maggio 1923 in una colta famiglia borghese, figlio di Albano Milani e di Alice Weiss di origine israelita. Nel 1930 da Firenze la famiglia si trasferisce a Milano dove studia fino alla maturità classica. Dall’estate del 1941 si dedica alla pittura, iscrivendosi dopo qualche mese di studio privato all’Accademia di Brera. Nell’ottobre 1942 la famiglia Milani torna a Firenze e Lorenzo incontra don Raffaello Bensi, il sacerdote fiorentino che da allora è il suo direttore spirituale. Nel 1943 entra in Seminario Maggiore di Firenze. Dal 1947 è a San Donato di Calenzano, dove fonda una scuola popolare serale per i giovani operai e contadini della sua parrocchia. Il 14 novembre 1954 viene nominato priore di Barbiana, una piccola parrocchia di montagna. Dopo pochi giorni comincia a radunare i giovani della nuova parrocchia in canonica con una scuola popolare simile a quella di San Donato. Nel maggio 1958 dà alle stampe Esperienze pastorali, che nel dicembre dello stesso anno è ritirato dal commercio per disposizione del Sant’Uffizio. Nel dicembre 1960 viene colpito dai primi sintomi del male (linfogranuloma) che sette anni dopo lo porta alla morte. Nel febbraio 1965 scrive una lettera aperta ad un gruppo di cappellani militari toscani, che in un loro comunicato hanno definito l’obiezione di coscienza “estranea al Comandamento cristiano dell’amore e espressione di viltà”. La lettera è incriminata e lui è rinviato a giudizio per apologia di reato. Al processo, che si svolge a Roma, non può essere presente a causa della sua grave malattia; invia ai giudici un’autodifesa scritta. Il 15 febbraio 1966, il processo in prima istanza si conclude con l’assoluzione, ma su ricorso del pubblico ministero, la Corte d’Appello quando don Lorenzo è già morto modifica la sentenza di primo grado e condanna lo scritto. Nel luglio 1966 insieme ai ragazzi della scuola di Barbiana inizia la stesura di Lettera a una professoressa. Muore a Firenze il 26 giugno 1967 a 44 anni.
Adele Corradi è stata insegnante a fianco di don Milani negli anni più difficili e avvincenti della Scuola di Barbiana. Ha seguito i suoi ragazzi e l’intero lavoro di redazione collettiva della Lettera a una professoressa. Feltrinelli ha pubblicato il suo libro Non so se don Lorenzo (2012; 2017).