Aleksandr Puskin, La figlia del capitano

Un libro in tre minuti

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        Un estratto animato dal libro La figlia del Capitano dello scrittore e drammaturgo russo Aleksandr Puskin: Petr Andreic, sorpreso dalla tormenta, smarrisce la strada per la fortezza. Lo soccorre un contadino, al quale regalerà un pellicciotto in segno di gratitudine. Giunto a Bielogorsk, si innamora di Masa, la figlia del capitano. Nella battaglia che avrà luogo successivamente, Pugacev e i ribelli prevarranno. Petr e Masa sono graziati da Pugaciov, che è lo stesso uomo che aveva aiutato Petr. Quest`ultimo esclama:

        Per tutti è un mostro spaventevole, tranne che per me.

        Aleksandr Sergeevič Puškin (Mosca, 1799 – San Pietroburgo, 1837) poeta, scrittore e drammaturgo esponente del romanticismo, è considerato uno dei padri della lingua russa moderna. Cresciuto in una famiglia aristocratica e colta, si avvantaggia sin da ragazzo non solo della ricca biblioteca paterna ma anche dell'ambiente letterario che frequenta la casa. Appena adulto, a causa dell'impeto rivoluzionario di alcuni suoi scritti conosce sia il confino che l'ostracismo della burocrazia imperiale, ma nonostante questo continua a partecipare alla rivolta decabrista (che auspicava la democrazia liberale in luogo dell'impero zarista) così come alla vita culturale e letteraria del suo tempo. A causa della condotta dissoluta della moglie Natal'ja Goncarova nel 1837 sfida a duello il barone francese Georges D'Anthès, e muore pochi giorni dopo il duello a causa delle ferite riportate. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Ruslan e Ljudmila (1820), Evgenij Onegin (1825) e La figlia del capitano (1836).

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