Cees Nooteboom: sono partito presto e non sono mai tornato

Intervista allo scrittore olandese

Cees Nooteboom, nato all’Aia nel 1933, autore di romanzi, poesie, saggi, opere teatrali e resoconti di viaggio è uno dei più importanti autori europei contemporanei. Rivelatosi a ventidue anni con Philip e gli altri, ha raggiunto il successo internazionale con Rituali e Il canto dell’essere e dell’apparire. La casa editrice  Iperborea ha pubblicato altri suoi sette romanzi (il prossimo Tumbas sarà nelle librerie italiane a settembre 2015) tra cui La storia seguente, che gli è valso il Premio Grinzane Cavour 1994. I suoi libri sono tradotti in più di trenta lingue e ha ottenuto più di una candidatura al Premio Nobel.

La memoria è come un cane. Si sdraia dove le pare.

L'intervista che vedrete è girata a  Roma in occasione del premio Sandro Onofri per il reportage narrativo e in questa occasione lo scrittore ha offerto una propria riflessione sull’arte dello scrivere che compare all’interno dei suoi romanzi, della sua passione per i viaggi, e del suo rapporto con la cultura italiana.

 

Bibliografia di Cees Nooteboom: Lettere a Poseidon, Iperborea, 2013; Il suono del suo nome. Viaggi nel mondo islamico, Ponte alle Grazie, 2012; Avevo mille vite e ne ho presa una sola, Iperborea, 2011; Le volpi vengono di notte, Iperborea, 2010; Perduto il Paradiso, Iperborea, 2006; Philip e gli altri, Iperborea, 2005; Le porte della notte, Edizioni del Leone, 2003; Hotel Nomade, Feltrinelli, 2003; Il giorno dei morti, Iperborea, 2001; La storia seguente, Iperborea, 2000; Mokusei, Iperborea, 1994; Verso Santiago. Itinerari spagnoli, Feltrinelli, 1994; Rituali, Iperborea, 1993; Il canto dell'essere e dell'apparire, Iperborea, 1991.

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