Mario Luzi fra Dante e Leopardi

Un riflessione sulla lezione leopardiana e quella dantesca

Mario Luzi e Giacomo Leopardi: lo scrittore di Recanati non solo è uno degli autori prediletti di Mario Luzi, ma è per lui un amico, un maestro di stile poetico e una commovente testimonianza di umanità. Il ragazzo di Recanati già nell'infanzia dimostra un'incredibile chiaroveggenza, una fragilità e una forza che hanno sempre commosso Mario Luzi.  

Quante ombrose dimore hai già sfiorato, anima mia, senza trovare asilo. Per via ti soprendeva la bufera. Senza felicità, senza speranza di quiete. A volte ti levavi, rischiarata dalla ragone. A volte ti eclissavi. 

L'altro autore di riferimento di Mario Luzi è Dante Alighieri, cui Luzi dedica molti scritti. Ma non solo: i colori del Purgatorio dantesco colorano moltissime opere di Luzi, che ravvisa in quei gironi la più moderna cantica dantesca, fatta di perdita e attesa. Nel 1992 Editori Riuniti pubblica un libro di Mario Luzi dal titolo, Dante e Leopardi, o della modernità

Mario Luzi nasce a Castello, vicino a Firenze, nel 1914. Nel 1932 si iscrive alla facoltà di Lettere all’università di Firenze, dove stringe amicizia con Carlo Bo. Entra in contatto con i letterati della rivista “Solaria”, tra i quali si trovano Montale, Vittorini, Gadda e Bilenchi. Nel 1935 pubblica la sua prima raccolta poetica, La barca. Dopo la laurea in letteratura francese, inizia a insegnare in un istituto magistrale di Parma, ma poco tempo dopo si trasferisce a Roma, dove lavora alla  rassegna bibliografica per conto dei ministeri dell'Educazione e della Cultura. Dal '43 fino alla fine della Seconda guerra mondiale si sposta con la moglie Elena in Val d'Arno. Pubblica nel 1940 la raccolta Avvento notturno, che presenta poesie composte tra 1936 e 1939, influenzate dal Simbolismo francese di Mallarmé, Rimbaud e Paul Éluard. Nel 1945 torna a Firenze e negli anni successivi pubblica le raccolte poetiche che ne consolidano la fama: Un brindisi (1946), Quaderno gotico (1947), Primizie del deserto (1952), Onore del vero (1957), Dal fondo delle campagne (1956), Nel magma (1963), Su fondamenti invisibili (1971), Al fuoco della controversia (1978). Nel  1985 gli viene conferito il Premio Montale, e nel 1987 gli viene consegnato il Premio Feltrinelli per la poesia all’Accademia dei Lincei a Roma. Nel 1989 esce la raccolta dei suoi saggi, Scritti. Negli anni ‘90 pubblica Frasi incise di un canto salutare (1990), Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994), Sotto specie umana (1999). Nel 2004 al suo novantesimo compleanno viene nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi; pubblica nello stesso anno la raccolta Dottrina dell'estremo principiante. Nel 2005 muore a Firenze, dove viene seppellito nella Basilica di Santa Croce. Nel 2008 viene pubblicata postuma la sua raccolta, Lasciami non trattenermi