Carlo Lucarelli, Peccato mortale

Un'indagine del commissario De Luca

Prima un corpo senza testa, poi una testa senza corpo: due delitti diversi ma collegati tra loro sono al centro del nuovo romanzo di Carlo Lucarelli dedicato al commissario De Luca. Peccato mortale, uscito da Einaudi, si svolge tra il luglio e il settembre del 1943, e mentre il poliziotto indaga succede di tutto: la caduta del fascismo, l’occupazione tedesca, l’armistizio. A un certo punto del romanzo la Poetessa, madre di Lorenza, fidanzata del commissario, dice:

C’è la guerra, ci sono le bombe, i morti al fronte, i morti in casa, morti dappertutto, due in o due in meno, che differenza fa?

Per il De Luca lucarelliano il problema di “dare la caccia agli assassini in un mondo di assassini” non si pone, lui difende la legge come l’ha sempre difesa (anche quando al governo c’era un dittatore). Partito da un episodio di borsa nera, De Luca scopre la trama criminosa di nobili decaduti ed ex politici che approfittano della debolezza di apolidi ed ex internati per impadronirsi dei loro beni e farli fuori. Come è proprio dell’autore, una storia che viene dal passato per parlare del presente e delle sue insidie. Con Carlo Lucarelli a Festivaletteratura di Mantova abbiamo parlato di questa avventura del suo commissario e degli spunti di riflessione che offre ai lettori.
 
Carlo Lucarelli è nato a Parma nel 1960. Gli ultimi sui libri: Albergo Italia (2014), Il tempo delle iene (2015), Intrigo italiano (2017 e 2018) e Peccato mortale (2018) con protagonista, dopo molti anni, di nuovo il suo primo personaggio: il commissario De Luca, comparso già in una trilogia in origine pubblicata da Sellerio (Carta bianca del 1990; L'estate torbida del 1991 e Via delle oche del 1996). Conduce trasmissioni televisive in cui ripercorre celebri casi criminali esaminandone gli aspetti rimasti oscuri.