Leonardo G. Luccone, Questione di virgole
Punteggiare rapido e accorto
Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto (titolo con chiaro riferimento a "Meriggiare pallido e assorto" di Eugenio Montale), è il nuovo saggio di Leonardo G. Luccone pubblicato da Editori Laterza e dedicato al meraviglioso mondo della punteggiatura. Ormai, rileva Luccone in questo libro, mentre da una parte si sviluppa la comunicazione attraverso immagini ed emoticon sempre più sofisticate, dall'altra si è perso moltissimo l'utilizzo della punteggiatura con tutte le possibilità che offre alla lingua italiana per esprimere le più variegate sfumature di significato. Questo saggio prende per mano il lettore attraverso un uso sapiente non solo dell'ironia, ma anche soprattutto della letteratura di tutti i tempi: usa esempi tratti sia dai grandi classici che dai narratori di oggi, per illustrare quanto effettivamente siano incredibilmente varie le possibilità espressive che la punteggiatura offre, sia guardandola dal punto di vista dell'uso classico, che quello invece sempre più sperimentale dell'età moderna, con esempi tratti dagli autori più disparati: da Italo Calvino a Nicolò Ammaniti, da Giorgio Bassani ad Andrea Camilleri, da Carlo Emilio Gadda a Sandro Veronesi, e ancora tantissimi illustri esempi tra i quali Dante, Boccaccio, Alessandro Manzoni, Giuseppe Ungaretti, Ennio Flaiano, Anna Maria Ortese, Curzio Malaparte, Cesare Pavese, Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Alberto Moravia, Pierpaolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Luca Serianni; non senza riferimenti all'uso della punteggiatora in grandi autori stranieri come - giusto per citarne qualcuno - Flaubert, Proust, Steinbeck, Carver e David Foster Wallace. In particolare il libro si concentra sugli usi di due fondamentali segni d'interpunzione: la virgola e il punto e virgola, perché rappresentano due tendenze contrapposte: la virgola ha fagocitato il punto e virgola e i due punti, e insieme al punto fermo rappresenta il novanta per cento della punteggiatura usata da chi scrive oggi; il punto e virgola, che invece è in via di estinzione, come chiarisce in questo brano Luccone, ha una grande importanza:
Leonardo G. Luccone ha tradotto e curato volumi di scrittori angloamericani come John Cheever e F. Scott Fitzgerald. Ha diretto la narrativa delle edizioni Nutrimenti e la casa editrice 66thand2nd. Nel 2005 ha fondato lo studio editoriale e agenzia letteraria Oblique. Suoi articoli e traduzioni sono stati pubblicati sul “Corriere della Sera”, “Il Foglio”, “Satisfiction” e “Il Calendario del Popolo”.
Il punto e virgola è un mezzotono, un modo per non fermarsi bruscamente e per far capire che quello che segue è ben connesso con quanto appena detto. Vale quello che abbiamo sostenuto per la virgola: il punto e virgola separa e collega. Il punto e virgola è il nostro grigio sulla tavolozza del bianco e nero. Anzi è tutti i grigi. Per questo lo vogliono far fuori, perché è pieno di gente che non ama le mezzetinte.
Leonardo G. Luccone ha tradotto e curato volumi di scrittori angloamericani come John Cheever e F. Scott Fitzgerald. Ha diretto la narrativa delle edizioni Nutrimenti e la casa editrice 66thand2nd. Nel 2005 ha fondato lo studio editoriale e agenzia letteraria Oblique. Suoi articoli e traduzioni sono stati pubblicati sul “Corriere della Sera”, “Il Foglio”, “Satisfiction” e “Il Calendario del Popolo”.