Franco Faggiani, Il guardiano della collina di ciliegi

Il maratoneta e la natura

È ispirato alla storia vera di Shizo Kanakuri, il giapponese che nel 1912 partecipò alle Olimpiadi di Stoccolma e abbandonò la gara portandola a termine nel 1967, ormai ultrasettantenne, il romanzo di Franco Faggiani, Il guardiano delle collina dei ciliegi, pubblicato da Fazi. Lo Shizo di Faggiani è un bambino solitario e poco seguito dai genitori, che ama soprattutto correre. Studente di economia a Tokyo, viene convocato dall’imperatore perché partecipi alla missione olimpica in Svezia. Durante la gara, Shizu si ferma a bere del succo e cade addormentato. Deciso a sparire nel nulla per la vergogna, finisce per arruolarsi nella legione straniera e al suo ritorno in Giappone diventa il custode di un giardino di ciliegi in un luogo sperduto del Nord. A distanza di molti anni viene scoperto da un giornalista svedese che organizza una maratona riparativa a Stoccolma solo per lui. Un romanzo sull’amore per la natura, sul senso del dovere e sulla necessità di chiudere i conti con il proprio passato. 

Ognuno di noi ha un’altra persona o una divinità a cui deve comunque rendere conto. Io Yuki Kahida – così mi ero presentato alla signora Okamoto e agli abitanti di Rausu – dovevo portare rispetto ai ciliegi yamazakura. Perché erano sacri e io ero il loro custode. E custodire era un lavoro molto importante, perché implicava responsabilità, dedizione e cura.

Franco Faggiani vive a Milano e fa il giornalista. Ha lavorato come reporter; ha scritto manuali sportivi, guide, biografie, e da sempre alterna alla scrittura lunghe esplorazioni in montagna. Per Fazi è uscito anche il romanzo La manutenzione dei sensi (2018).