Giorgio Montefoschi, Desiderio

Matteo e l'inafferrabile Livia

Nella primavera del 1962 Matteo e Livia, due ventenni romani, hanno una breve relazione: lui è innamorato perso, lei forse solo curiosa. Si rincontrano adulti; lei ha vissuto in Inghilterra e sta tornando a Roma, lui si è sposato con Anna, sorella del suo amico Giorgio, e ha due figli.  In Desiderio (La Nave di Teseo) Giorgio Montefoschi racconta una passione che cova sotto la cenere, aspettando solo di riaccendersi. Il romanzo, che arriva fino alle soglie del Duemila, è ambientato tra piazzale delle Muse, piazzale Aldo Moro, Prati, l’Appia Antica: all’universalità della storia fa da contraltare la precisione della topografia romana. Ritratto di una coppia più idealizzata che realizzata, il libro è anche il ritratto di una generazione che mette al primo posto il valore dell’amicizia.

“Che volevi dirmi?”
“Che ti amo. E che non posso stare senza di te. Perché sei l’unico amore della mia vita. Tutto il resto non esiste. Ci sei tu e basta, Livia. Io, in questi giorni, ho creduto di impazzire. E io non voglio impazzire. Voglio vivere con te. Voglio svegliarmi e vederti, voglio addormentarmi e averti vicina… Voglio sapere che ci sei… Sempre…”
Lei taceva.


Giorgio Montefoschi è nato a Roma. Tra i suoi libri: La casa del padre (1994, Premio Strega), Il segreto dell’estrema felicità (2001), La sposa (2003), Lo sguardo del cacciatore (2003), L’idea di perderti (2006), Le due ragazze con gli occhi verdi (2009), Eva (2011), La fragile bellezza del giorno (2014), Il volto nascosto (1991, 2015) e Il corpo (2017). Ha pubblicato con La nave di Teseo Desiderio (2020) e le nuove edizioni di Ginevra (1974, 2019) e Il Museo Africano (1976, 2019) e L'amore borghese (1978, 2020).