Paola Moretti, Bravissima

La figlia agonista

Raccontato in prima persona da Antonella, quarantenne madre di Tea, Bravissima, pubblicato da 66than2nd, sceglie una chiave particolare per affrontare il tema madre/figlia: quello dello sport praticato a livello agonistico. Tea a otto anni viene iscritta dalla madre a ginnastica ritmica: la famiglia si è appena trasferita da Milano a Fuedi Marina, una cittadina sull’Adriatico, per il lavoro del padre, Claudio, responsabile vendite di una ditta di apparecchiature mediche. Ben presto Tea si rivela molto dotata per la ginnastica e le sue insegnanti la incoraggiano a intensificare l’allenamento. Man mano che la ragazzina progredisce nello sport, i rapporti con la madre peggiorano: Antonella è spaventata dalla competizione che si scatena tra le ragazze, dal clima cupo e malsano che si respira durante gli allenamenti, dalle pose innaturali che il corpo della figlia deve assumere; Tea è dura e determinata. In tutto questo Claudio pensa alla sua carriera che non progredisce come sperava e lascia che le due risolvano tra loro le questioni che le dividono. La visita medica necessaria al passaggio in agonistica cambierà il corso delle cose e anche le dinamiche familiari. Un esordio che rivela una voce originale e la capacità di creare una trama avvincente a partire dagli eventi quotidiani.

Se c’era una cosa che avevo capito di quello sport è che era solo apparentemente di squadra. Certo bisognava andare a tempo l’una con l’altra, coordinarsi per i lanci e per le riprese, guardarsi, comunicare con il corpo, andare d’accordo, ma in realtà, quello che contava di più era il rendimento singolo, quello che davvero importava era la propria performance, la propria scioltezza, il proprio risultato. L’aspirazione maggiore era arrivare alle individuali: la ginnastica ritmica era un culto della persona.

Paola Moretti (Milano 1990) laureata in Filologia Italiana e Studi Portoghesi e Brasiliani alla Freie Universität di Berlino. Ha conseguito un Master in Scrittura Creativa alla Birkbeck University di Londra nel 2016. È traduttrice, scrittrice di narrativa e non-fiction, vive attualmente a Roma