Spicci di Daniela Mazzoli secondo Tommaso Giartosio

Smontare l'ovvio

Gli spicci sono monete di piccolo valore, ma spicciarsi significa anche sbrigarsi, le faccende domestiche vengono spicciate, in Dante “spiccia” si dice di una rana che salta: giocando su questi e altri significati della parola Daniela Mazzoli intitola la sua nuova raccolta poetica pubblicata da Edizioni Sartoria Utopia, Spicci. A farci da guida all’interno del libro è Tommaso Giartosio, che attraverso la lettura di quattro testi illustra il mondo poetico di Mazzoli, in cui riecheggia la lezione di Patrizia Cavalli, quella di Camillo Sbarbaro e quella di Sandro Penna. 

se non sei disposta 
a cedere un centimetro 
alla tua cara verità 
se vuoi sembrare sana 
tutta buona 
tutta onesta 
e quando ti accusi 
o sospetti di mentire 
in te stessa 
si leva una protesta 
allora non parti 
e non arrivi 
in nessun posto 
per cui valga la pena 
sollevarti dalla muta 
soffocante tiritera 
di un innocente ‘tuttobene?’. 
devi proprio ruotare 
su una mano 
mettere una barba 
e un finto naso 
inciampare nelle scarpe e maltrattarle 
sapere che è proprio nel tuo bluff 
che si nasconde espertamente 
quel che cerchi. 
e non è detto. 


Daniela Mazzoli è nata a Roma il 13 novembre 1972. Ha pubblicato: Una e una volta (Nino Aragno Editore, 2013) e In vita (Lepisma Edizioni, 2016). Ha curato una raccolta di racconti-interviste, La Roma degli scrittori (Laurana Editore, 2015), Sarò strana io (Quodlibet 2017). Ha adattato e tradotto testi per il teatro.

 

Tommaso Giartosio è nato a Roma nel 1963. Fa parte della redazione di Nuovi Argomenti ed è uno dei conduttori di Fahrenheit su Radio 3. Ha pubblicato saggi, racconti, poesie, tra cui Doppio ritratto (Fazi 1998, Premio Bagutta Opera Prima), Perché non possiamo non dirci. Letteratura, omosessualità, mondo (Feltrinelli 2004), La città e l’isola. Omosessuali al confino nell’Italia fascista (con Gianfranco Goretti, Donzelli 2006), L’O di Roma (Laterza 2012), Come sarei felice, Storia con padre (Einaudi 2019).