Addio a Boris Pahor

Addio a Boris Pahor

Scrittore e grande testimone del Novecento

Addio a Boris Pahor
Il 30 maggio 2022 si è spento a Trieste all’età di 108 anni lo scrittore sloveno di cittadinanza italiana Boris Pahor, era nato il 26 agosto del 1913 a Trieste.

Pahor ha combattuto nella seconda guerra mondiale e nel 1943, subito dopo l’armistizio, si è unito alle truppe partigiane slovene in Venezia Giulia: nel 1955 racconterà questa esperienza in una delle sue opere più celebri, Città nel golfo, da cui emerge la dura vita della comunità slovena in Italia dopo l'avvento del fascismo. Durante la guerra ha vissuto anche l’esperienza dei campi di concentramento, in Francia e in Germania, che ispireranno nel 1967 la sua opera più importante: Necropoli, che racconta la sua progionia nel campo di concentramento nazista di Natzweiler-Struthof. Dopo la guerra torna a Trieste dove si laurea in lettere e si dedica all’insegnamento della letteratura italiana. Nel 1975 pubblica un’altra opera molto importante nella sua produzione: Edvard Kocbek: testimone della nostra epoca, un libro intervista sul poeta e partigiano sloveno, denunciando il massacro delle foibe e la morte di 12.000 prigionieri di guerra per mano del regime comunista jugoslavo nel 1945: a causa di questo libro gli viene vietato l’ingresso in Jugoslavia e le sue opere vengono bandite in Slovenia. 

Tra i numerosi premi conferiti a Boris Pahor ricordiamo: il Premio Prešeren (maggiore onorificenza culturale slovena) nel 1992, il premio San Giusto d'Oro assegnato dai cronisti del Friuli Venezia Giulia nel 2003, la Legion d’Onore francese nel 2007. Nel 2008 il libro Necropoli vince il Premio Resistenza e viene votato miglior libro dell’anno dagli ascoltatori del programma di Radio 3 Rai Fahrenheit.