Franca Cavagnoli, Una pioggia bruciante
Memoria e riconciliazione
Daniela cresce con il padre Vittorio; sua madre muore quando lei ha tre anni. I due sono inseparabili, ma all’università, studiando storia moderna, la ragazza fa una scoperta traumatizzante: gli italiani in Etiopia hanno gettato dagli aerei l'iprite, un terribile gas, sulla popolazione inerme. Perché Vittorio, che ha combattutto in Africa come motorista, non le ha mai detto nulla al riguardo e, anzi, ha sempre parlato con entusiasmo della sua esperienza in quei luoghi lontani? Di fronte alla reticenza di lui, Daniela va via di casa: una coppia di amici vive in campagna e lei si trasferisce da loro, dando una mano con i bambini. Passano dieci anni in cui tra i due ci sono solo rapporti saltuari; quando Vittorio scopre di avere una malattia terminale scrive alla figlia e lei torna a Milano e lo assiste in ospedale. Nel periodo che passano insieme torna il tema della guerra d’Africa e finalmente Vittorio ritorna su quell'esperienza da cui è uscito traumatizzato. Nel romanzo di esordio di Franca Cavagnoli, Una pioggia bruciante, uscito per la prima volta nel 2000 da Frassinelli e ora riproposto nella collana universale economica Feltrinelli, da una vicenda privata si arriva a porre al centro la questione storica troppo spesso rimossa delle colpe italiane durante il periodo coloniale.
Franca Cavagnoli ha pubblicato i romanzi Nel rumore del fiume (2023), Luminusa (2015) e Non si è seri a 17 anni (2007); il saggio La voce del testo (Feltrinelli 2012; Premio Lo straniero 2013) e l’albo illustrato La Bocca dell’Adda (finalista Premio Andersen 2023). Ha tradotto e curato opere di William Burroughs, J.M. Coetzee, Nadine Gordimer, James Joyce, Jamaica Kincaid, Katherine Mansfield, Toni Morrison, V.S. Naipaul e George Orwell. Per la sua nuova traduzione di Il grande Gatsby di F.S. Fitzgerald (Classici Feltrinelli) ha avuto nel 2011 il Premio Gregor Von Rezzori per la traduzione letteraria. Nel 2014 ha ricevuto il Premio nazionale per la traduzione del Ministero dei Beni Culturali e nel 2023 il Premio Pavese. Collabora a il manifesto, Alias e L’indice dei libri del mese.Per te era tanto importante sapere che cosa era successo. Tu hai per la Storia un amore che io non sento. Tu ami la gente, io no: guardati intorno, come fai a non sentirti una Cassandra? Dall’uomo escono solo disastri. Ma poi tutti fanno a gara per mondarsi l’anima. Non c’è niente di più disgustoso.