Giuseppe Verdi, Sinfonia da "La forza del destino"

Invito all'ascolto con Ernesto Schiavi e Luca Milani

Convinto assertore dell'estraneità della tradizione musicale italiana al gusto strumentale oltremontano, Giuseppe Verdi dedicò alla musica per orchestra un'attenzione limitata, nei suoi melodrammi, alle introduzioni strumentali o ad alcuni episodi spettacolari (come, nei 'Vépres Siciliennes', al 'Ballo delle Quattro Stagioni'; nell’ 'Aida', ai quadri del trionfo e dei ballabili; nell' 'Otello', ai 'Ballabili' aggiunti per Parigi). Egli compose ouverture complete per undici delle sue opere . Per altre opere compose soltanto dei brevi preludi […]. In altri casi si limitò a farle precedere da poche battute orchestrali introduttive […]. Nelle ouverture, da lui intitolate Sinfonie (alla maniera di Rossini, Bellini e Donizetti), Verdi adottò preferibilmente la forma a pot-pourri sui principali temi dell'opera. Non mancano peraltro esempi di una prassi differente, come nel caso dell'ouverture della' Luisa Miller'. Esistono infine alcune ouverture, come quella della prima versione del 'Simon Boccanegra' (1857), o quella inizialmente concepita per l' 'Aida', che il compositore espulse dalla versione definitiva. Le composizioni vocali-strumentali sacre sono tutte, seppure quantitativamente limitate, di alto valore musicale (risalgono quasi tutte al periodo della tarda maturità) 
Piero Santi

Nella prima parte di questo episodio della serie Invito all’ascolto, Ernesto Schiavi, Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, racconta genesi e peculiarità della Sinfonia da La forza del destino di Giuseppe Verdi (1813 – 1901), introducendoci al suo ascolto.

Nella seconda parte, Luca Milani, primo clarinetto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, esegue e spiega il solo del proprio strumento nel tema del colloquio di Leonora col padre guardiano.

Ernesto Schiavi si è diplomato in violino al Conservatorio di Piacenza nel 1970 per entrare l’anno successivo nell’Orchestra del Teatro alla Scala, dove è rimasto fino al 2006. Dal 1979 al 1990 è stato docente di violino presso il Conservatorio di Piacenza. Ha fondato nel 1982, insieme a Claudio Abbado e ad altri musicisti, la Filarmonica della Scala, di cui è stato consigliere d’amministrazione fin dall’atto costitutivo e vicepresidente dal 1988 al 2000. Ha collaborato con direttori quali Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini, Leonard Bernstein, Wolfgang Sawallisch, Georges Prêtre, Lorin Maazel, Myung-Whun Chung, Valery Gergiev, Seiji Ozawa, Fabio Luisi. Nel 1996, con il contributo del Fondo Sociale Europeo, ha fondato l’Accademia della Filarmonica della Scala. Dal 2001 al 2004, è stato direttore artistico dell’orchestra del Teatro Regio di Parma e ha steso il progetto dei Filarmonici del San Carlo di Napoli.

Come Direttore artistico della Filarmonica della Scala ha instaurato un fecondo rapporto con Daniel Barenboim, e sviluppato la collaborazione con Riccardo Chailly, Gustavo Dudamel, Daniele Gatti e Daniel Harding, rilanciando la presenza internazionale e l’attività discografica dell’orchestra. In particolare, nel 2007, con la direzione di Riccardo Chailly, ha organizzato il primo tour sinfonico della Scala negli Stati Uniti, dopo quello di Toscanini nel 1921. Negli ultimi anni, si è reso promotore di una svolta in campo sociale e nel rapporto della Filarmonica della Scala con la città di Milano attraverso l’ideazione delle iniziative Open Filarmonica: dal 2009 il progetto Prove Aperte a favore delle associazioni non-profit permette di raccogliere fondi per il sociale, dal 2010 il progetto didattico per bambini Sound, Music! coinvolge ogni anno oltre mille studenti della scuola primaria. 

Dal novembre del 2016 è Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Luca Milani ha conseguito il diploma in clarinetto con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Giovan Battista Martini” di Bologna e ha poi seguito corsi di perfezionamento con docenti di fama internazionale. È vincitore di innumerevoli premi in concorsi nazionali e internazionali e vanta numerose collaborazioni, sia come solista sia in formazioni da camera, con artisti di fama mondiale, con i quali si è esibito in importanti sale e teatri, in Italia e all’estero. Ha suonato sotto la direzione di importanti maestri tra i quali Chung Myung-Whun, James Conlon, Daniele Gatti, Fabio Luisi, Michele Mariotti, Kirill Petrenko, Georges Pêtre e Mstislav Rostropovich.