L'amore, le amicizie, le opere

L'amore, le amicizie, le opere

Hans Werner Henze: le tappe fondamentali della vita

L'amore, le amicizie, le opere
Cronologia dei principali avvenimenti della vita di Hans Werner Henze e dellesue  principali opere

ANNI VENTI DEL XX SECOLO
Hans Werner Henze nasce il 1° luglio 1926 a Gütersloh, in Vestfalia, primogenito di sei figli. Il padre è maestro di scuola elementare, la madre dattilografa.

ANNI QUARANTA DEL XX SECOLO
Inizia gli studi di pianoforte, percussione, armonia e composizione, e lavora all'opera Die Leier des Palamedes, inviata senza successo alla casa editrice Schott e in seguito perduta.
È chiamato alle armi e partecipa al secondo conflitto mondiale. 
Dopo la resa della Germania, trascorre alcuni mesi come prigioniero di guerra per poi tornare a casa.
Si diploma presso l'Evangelische Kirchenmusikalische Institut di Heidelberg.
Durante i Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, che si tengono per la prima volta nell'estate del 1946, viene eseguito il suo Kammerkonzert per flauto, pianoforte e archi op. 1 e firma un contratto con l’editore Schott Music di Magonza.
Sono anche gli anni delle prime importanti esperienze di ascolto della musica del Novecento: Britten e Stravinsky, soprattutto.
A Baden-Baden viene eseguito il suo Concerto per violino, un pezzo che risente, tra l’altro, della recente conoscenza dei concerti di Bartók e di Berg.
Continua a partecipare ai Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, dove studia con René Leibowitz (a sua volta allievo di Schönberg. Webern, Ravel e de Sabata), che lo introduce alla teoria seriale di Schönberg.
Wolfgang Fortner dirige la sua Prima sinfonia. 
Ad Amburgo, assiste agli spettacoli del Sadler's Welles Ballet. Da questa esperienza – e influenzato dalle Scènes de ballet di Stravinsky, nascono le Ballet-Variationen.
Vengono eseguiti il Chor gefangenen Trojer (dal Faust II di Goethe), il concerto per cembalo Apollo et Hyazinthus, la Seconda sinfonia.

ANNI CINQUANTA DEL XX SECOLO
Henze si trasferisce a Berlino, dove conosce Tatjana Gsovsky, il cui stile lo porta sempre più vicino a quella concezione di "teatro-danza" che tanto peso avrà nella sua estetica.
Diviene direttore artistico e musicale del Balletto dell'Hessisches Staatstheater Wiesbaden.
Stinge una duratura amicizia con Paul Dessau, che lo presenta a Bertolt Brecht.
A Darmstadt conosce Luigi Nono. 
Trascorre un periodo a Parigi dove scopre il surrealismo e si avvicina alle opere di Antonin Artaud e di Jean Genet.
Tornato a Wiesbaden, diventa direttore artistico del balletto. Compie il suo primo viaggio in Italia: Roma e Ischia. Avviene il suo primo incontro con W.H. Auden.
Hans Rosbaud dirige la sua Terza sinfonia.
Viene presentata l'incisione su nastro dell'opera radiofonica Ein Landarz, basata sull'omonimo racconto di Kafka.
Viene rappresentato a Hannover il dramma lirico Boulevard Solitude. Il libretto, liberamente ispirato a Manon Lescaut di Prévost, è di Grete Weil.
Viene allestito allo Hebbel Theater di Berino il balletto Der ldiot, con la coreografia di Tatjana Gsovsky, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Dostoevskij. Dopo due settimane, viene ripreso alla Biennale di Venezia. 
Conosce Ingeborg Bachmann, la poetessa destinata a svolgere un ruolo di primo piano nella sua vita.
Si trasferisce a Ischia (1953).

Dopo pochi giorni, trovai quel che cercavo: una piccola casa colonica in stile moresco, mezza in rovina, nascosta dietro alti muri, con un piccolo vigneto e un vecchissimo albero di limoni. Sul tetto a terrazza, che poteva essere raggiunto con una rampa di scale, erano stati distesi dei fichi, su un graticcio di vimini, a essiccare. Ogni giorno venivano cosparsi con acqua di mare perché rimanessero costantemente disinfettati. Un’anziana "nonna" sedeva sui gradini. La prima cosa che mi chiese fu se i tedeschi erano cristiani. La mia padrona di casa, Lucia Capuano, era una donna magra dall'aspetto arabo, il cui marito e i due figli maggiori vivevano in Canada, dove lavoravano come tagliaboschi spedendole di tanto in tanto quello che avevano risparmiato. […] Si occupava di me tenendo in ordine la mia casa composta da un ingresso, uno studio (illuminato solo da una piccola finestra, a tre metri d'altezza nel muro) e una stanza da letto, dalla quale si accedeva, attraverso una doppia porta, a una piccola terrazza semicircolare. Da qui vedevo i vigneti, il mare e il vecchio forte saraceno di Forio sullo sfondo. II mobilio era costituito da un buon vecchio e comodo letto, un tavolo robusto e un paio di semplici sedie di vimini. Il pavimento e i muri erano imbiancati e io li lasciai disadorni per tutti gli anni in cui abitai lì. Fuori c’era un pozzo a carrucola rifornito da una cisterna e dall'acqua piovana, tenuto pulito da una vecchia anguilla che viveva laggiù, dove conduceva un’esistenza relativamente monotona. Com'era tutto tranquillo! E quanto rapidamente il passato si era staccato da me!
Hans Werner Henze, ‘Canti di viaggio’

Riceve il premio Rai (nell'ambito del Grand Prix Italia) per Ein Landarzt.
In occasione dell'allestimento di Boulevard Solitude, a Roma, conosce lgor Stravinsky, Luchino Visconti (che frequenterà negli anni successivi) e Franco Serpa, musicologo e germanista. Sia Stravinsky che Visconti ammirano la sua opera.
Conosce Karlheinz Stockhausen.
Allo Stadttheater di Berlino, sotto la guida di Scherchen (regia di Leonard Steckel, scenografia di Ponnelle), viene rappresentata la prima assoluta frammentaria dell'opera König Hrsch, su testo di Heinz von Cramer, liberamente ispirato alla fiaba di Carlo Gozzi Il Re Cervo.
Il balletto Undine, diretto dal compositore con la coreografia di Ashton e Margot Fonteyn come protagonista, inaugura la stagione del Covent Garden. 
Si tiene la prima di Drei Dithyramben per orchestra da camera. 
Conosce Hans Magnus Enzensberger.
Riceve il premio della Crítica musical di Buenos Aires.
Mentre Ingeborg Bachmann, da tempo sempre più assente da Napoli, ha lasciato definitivamente la casa del compositore per trasferirsi a Zurigo con Max Frisch (con il quale tornerà a Roma nel 1960), il fratello più giovane di Henze, Jürgen, va a vivere con lui, a Napoli. Egli collaborerà, in veste di scenografo, ad alcune riprese di suoi lavori e alla prima di We come to the River, a Londra (1976).
Vince il Großer Kunstpreis a Beriino.

ANNI SESSANTA DEL XX SECOLO
Alla Staatsoper di Amburgo viene presentata l'opera Der Prinz von Homburg, su libretto di Bachmann tratto da Kleist e ripreso al Festival dei Due Mondi di  Spoleto (1960).
Si trasferisce a Berlino dove conosce Ruth Berghaus, Theodor W. Adorno e Luigi Dallapiccola.
Diventa membro della West-Berliner Akademie der Künste
Si stabilisce a Roma.
La Bayerische Staatsoper presenta Elegie für junge Liebende al Festival di Schwetzingen, in collaborazione con il Süddeutscher Rundfunk.
Si trasferisce a Castel Gandolfo, presso il lago Albano.
Vince il Niedersächsischer Kunstpreis di Hannover.
Tiene corsi di composizione al Mozarteum di Salisburgo.
A Venezia, dirige Novae de infinito laudes su testi di Giordano Bruno.
Primo viaggio in America. A New York conosce Aaron Copland e assiste alla prima assoluta della sua Quinta sinfonia, diretta da Leonard Bernstein.
A Parigi conosce Jean Cocteau e Francis Poulenc.
Berlino diventa la sua città tedesca. Li dirige con continuità i Berliner.
Primo viaggio in Giappone.
A Salisburgo viene rappresentata l’opera Die Bassariden, su libretto di Auden e Kallman, ispirato alle Baccanti di Euripide. Lo accompagna il giovane Fausto Moroni, che ha, nel frattempo, accettato di occuparsi, a tempo pieno, dell’organizzazione professionale e quotidiana del compositore. Si stabilisce a La Leprara con Fausto Moroni, la villa nei dintorni di Marino Laziale, che diventa la loro abitazione. 
A Berlino frequenta personaggi di spicco dei movimenti di protesta europei. Enzensberger gli presenta alcuni leader del movimento, fra cui Gastón Salvatore e Rudi Dutschke, con i quali stringerà un legame particolarmente stretto.
Contribuisce a organizzare il grande congresso sul Vietnam a Berlino (febbraio 1968), al quale partecipa insieme a Luigi Nono.
Scoppia uno scandalo poiché la stampa dà notizia della presenza di Dutschke a casa di Henze, a Marino, dove si trova in convalescenza dopo l'attentato subito a Berlino. Tra polemiche e disordini suscitati da prese di posizione poIitiche di Henze - peraltro insite anche nel senso stesso del suo lavoro – il 9 dicembre 1968, nella grande sala di Planten un Blomen di Amburgo, viene bloccata dalla poilzia la prima assoluta dell'oratorio Das Floß der Medusa, su testo di Ernst Schnabel, dedicato a Che Guevara, che sarebbe dovuto essere trasmesso in diretta da ventidue stazioni radio europee. In seguito a questi avvenimenti e, comunque, per motivi spesso legati alle sue scelte politiche, comincia un periodo difficile nel quale il compositore si trova isolato e osteggiato da parte del mondo musicale e culturale. 
Lascia l'Akademie der Künste di Berlino Ovest, diventando invece membro corrispondente dell'Akademie der Künste di Berlino Est.
A Londra, viene eseguito Versuch über Schweine per voce recitante e orchestra, su testo tratto da una poesia di Gastón Salvatore. 
Si reca a L'Avana, dove è ricevuto dalle autorità culturali cubane. Qui conosce Miguel Barnet, etnologo e autore di Biografia de un Cimarrón (1966) sullo schiavo evaso Esteban Montejo, che Henze conobbe quando aveva 108 anni. Dopo quell’incontro scriverà El Cimarrón
Sempre a Cuba dirige la prima della sua Sesta sinfonia con l’Orquesta Sinfónica Nacional.
Conosce il poeta Heberto Padilla.

ANNI SETTANTA DEL XX SECOLO
L’arresto (1971) di Padilla e di sua moglie induce Henze a riflettere sull'involuzione della politica di Castro. Insieme a Sartre, Simone de Beauvoir e a un grande numero di intellettuali latinoamericani ed europei aderisce alla petizione, lanciata da “Le Monde”, che chiede la liberazione del poeta.
Riceve la laurea honoris causa in musica dell'Università di Edimburgo.
Georg Solti dirige a Chicago Heliogabalus Imperator, Allegoria per musica, ispirato a Heliogabal ou l'anarchiste couronnée di Antonin Artaud e al ciclo di quadri sul fascismo che Vespignani dipinge in quegli anni.
Lo scultore e designer Yoichi Ohira, che rivestirà un ruolo importante nell'esistenza di Henze, si stabilisce a Marino.
In circostanze mai del tutto chiarite, muore (1973) Ingeborg Bachmann. Il tragico evento segna in modo indelebile la vita di Henze. 
Compone la colonna sonora per il film Katharina Blum di Volker Schlöndorff.
Con la collaborazione di Fausto Moroni e Helen Grob fonda il Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano, atto a promuovere iniziative in ogni campo dell'arte musicale, coinvolgendo interpreti e compositori provenienti da tutto il mondo, nonché la stessa popolazione, chiamata a condividere un progetto di didattica applicata al paese. Conosce il costaricano Gastón Fournier-Facio, con quale stringerà un’amicizia duratura e che lo sosterrà nel concepire e organizzare il Cantiere, formando, tra l'altro, a partire dal 1979, quando si dedicherà stabilmente all'attività del Cantiere, un gruppo di strumentisti giovanissimi, chiamato Concentus Politianus, con il quale a affronterà brani musicali sempre più impegnativi e che diventerà il cuore della vita musicale locale.
Diviene membro onorario della Royal Academy of Music di Londra. 
Si iscrive al Partito comunista italiano

ANNI OTTANTA DEL XX SECOLO
Ottiene la cattedra di composizione presso la Staatliche Hochschule für Musik di Colonia.
Fonda il Mürztaler Musikwerkstätten a Mürzzuschlag, in Stiria.
Diventa direttore artistico stabile dell'Accademia Filarmonica romana.
Diviene membro onorario della Deutsche Oper Berlino e dell’American Academy and Institute of Arts and Letters di New York.
Conosce Michael Kerstan con cui svilupperà una stretta amicizia e che lo assisterà nel lavoro e nella vita quotidiana durante gli ultimi sette anni della sua vita.
Compone la colonna sonora del film di Alain Resnais L’amour à mort.
Fonda lo Jugendmusikfest Deutschlandsberg.
L'Orchestre de Paris, diretta da Daniel Barenboim, esegue il suo Fandango.
Organizza la Biennale di Nuovo Teatro Musica di Monaco.
Accetta la cattedra offertagli dalla Royal Academy of Music di Londra.

ANNI NOVANTA DEL XX SECOLO
Dirige per l’ultima volta i Berliner Philharmoniker.
Diviene membro onorario dell'Associazione Internazionale per la Nuova Musica (IGNM)
Diviene membro dell'Accademia Scientiarium et Artium Europae di Salisburgo.
Accademico onorario dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
Presidente del Contemporary Opera Studio dell'English National Opera di Londra.
Basilea gli dedica l'Henze-Festival.
Dirige la Nona sinfonia per coro misto e orchestra, su testo di Anna Seghers, commissionata dai Berliner Philharmoniker e dai Berliner Festwochen. 
Riceve il premio Abbiati 1998 dell'Associazione Nazionale Critici Musicali per Venus und Adonis.

ANNI ZERO DEL XXI SECOLO
Viene nominato Chevalier de la Legion d’Honneur.
Al Festival Présences di Parigi vengono eseguite tutte le sue dieci sinfonie.
Riceve il premio Neues Hören dell’Internationale Sommerakademie Mozarteum.
Si ammala gravemente ed entra in coma. Guarisce dopo tre mesi.
Gli vengono dedicati festival a Madrid e Dublino.
Vince il premio Abbiati 2006 dell'Associazione Nazionale Critici Musicali per la produzione di Elegia per giovani amanti.
Gli vengono dedicati festival a Salisburgo, Stoccolma, Monaco, Dortmund e Bünde.
Alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino viene presenta l’opera da concerto Phaedra, su libretto del poeta Christian Lehnert.
Muore Fausto Moroni (2007).
Riceve la Gran Croce al merito con placca della Repubblica Federale Tedesca.
Pubblica in italiano l’epistolario Ingeborg Bachmann. Hans Werner Henze. Lettere da un’amicizia.

Eravamo piuttosto avari, per quanto riguardava il nostro tempo. A Inge, in particolare, non piaceva condividerlo, più del necessario, con gli altri. Quando arrivò l'autunno e lei dovette partire per riprendere il suo lavoro a Roma, ci separammo come due fratelli. Ma avevamo ancora così tante cose da dirci che continuammo a mandarci lunghe lettere. In tutte queste settimane avevamo cominciato a raccontarci qualcosa di noi stessi; cosi, per esempio, sapevamo che lei aveva sei giorni più di me, in nome dei quali tendeva a esercitare una sorta di tutela nei miei confronti, cui io tenevo molto. Potevo porle qualsiasi domanda, dirle tutto, come lei probabilmente faceva con me. Lei rispondeva, in modo intelligente e affettuoso, anche se in realtà non mi chiedeva e non mi diceva sempre proprio tutto. Perché avrebbe dovuto? Anch'io, in fondo, non volevo sapere tutto. Più tardi avrei scoperto che aveva la strana abitudine di 
vivere contemporaneamente più vite o comunque di fare come se fosse così. A quel tempo ci proponevamo solo di non violare la privacy l'uno dell'altra; cosi, in base a questa regola mai scritta, fin da principio alcune domande erano da evitare, alcune cose non andavano dette. Forse è stato proprio il rigido
rispetto di questo accordo la chiave della solidità della nostra amicizia. Tutto ciò aveva dato un certo carattere giocoso al nostro rapporto - potevamo ridere, dire delle sciocchezze, interpretare un ruolo, meglio se di una commedia. Non l'ammiravo solo per le cose meravigliose che era capace di scrivere e di dire, ma soprattutto per la sua qualità e integrità, irremovibile, incorruttibile.
Mi trasmetteva sicurezza e affidabilità, autorevolezza. Lei è stata molto importante nella mia vita, ma non so, e non ho mai saputo, fino a che punto io sono stato davvero importante per lei
Hans Werner Henze, ‘Canti di viaggio’

Riccardo Chailly esegue, con il Gewandhausorchester e il coro del canale radio MDR, Elogium musicum amatissimi amici nunc remoti, su testo di Franco Serpa, in memoria di Fausto Moroni.
Riceve il premio Abbiati 2009 dell'Associazione Nazionale Critici Musicali per la prima italiana di Phaedra al Maggio Musicale Fiorentino.

ANNI DIECI DEL XXI SECOLO
Antonio Pappano dirige Opfergang, frutto dell’unica commissione italiana, ricevuta dall'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma. 
A Londra, si svolge un grande festival della BBC con esecuzioni di Elogium, Phaedra e Voices.
Al Festival dei Due Mondi di Spoleto, viene presentata la prima, in forma scenica, della versione definitiva dell'opera Gogo no eiko.
Nella Capitale della cultura 2010, Ruhr, si svolge l'Henze-Projekt, con più di duecentocinquanta esecuzioni delle sue composizioni, tra cui dieci opere di teatro musicale: la più grande manifestazione mai dedicata a un compositore vivente.
In quell’occasione, viene eseguita la prima di Gisela! Oder: Die merk- und denkwürdigen Wege des Glücks.
Hans Werner Henze muore il 27 ottobre 2012 a Dresda.

LE PRINCIPALI COMPOSIZIONI DI HANS WENER HENZE

Opera
Boulevard Solitude (1951)
König Hirsch (1956, 1962)
Der Prinz von Homburg (1959, 1991)
Elegy for Young Lovers (1961, 1987)
Der junge Lord (1964)
The Bassarids (1965, 1992)
We come to the River (1976) 
Pollicino (1980)
The English Cat (1983, 1990) 
Gogo no eiko (1989, 2003, 2005, 2010)
Venus und Adonis (1995)
L'Upupa und der Triumph der Sohnesliebe (2003)
Phaedra (2007) 
Gisela! oder: Die merk- und denkwiürdigen Wege des Glucks (2010)

Balletto 
Der ldiot (1952, 1960, 1996) 
Undine (1957) 
Orpheus (1978, 1986) 

Musica vocale
Funf neapolitanische Lieder (1956) 
Nachtstucke und Arien (1957)
Kammermusik 1958 (1958, 1963) 
Novae de infinito laudes (1962)
Musen Siziliens (1966)
Das Floß der Medusa (1968, 1990)
El Cimarrón (1970)
Voices (1973)
Opfergang (2009)
An den Wind (2012)

Brani per orchestra e per complessi strumentali
Barcarola (1979) 
Requiem (1992)
Sebastian im Traum (2004)
Ouvertüre zu einem Theater (2012) 
Le sinfonie (1947-2000)
•    Sinfonia n. 1 (1947, 1963, 1991, 2005)
Durata 18 minuti
Prima assoluta della versione 1947: 25 agosto 1948
Bad Pyrmont
Direttore Wolfgang Fortner
•    Sinfonia n. 2 (1949) per grande orchestra
Dedicata al Dr. Hermann Scherchen
Durata 23 minuti
Prima assoluta 1 dicembre 1949
Stuttgart
Sinfonie-Orchester des Süddeutschen Rundfunks
Direttore Hans Müller-Kray
•    Sinfonia n. 3 (1950) per grande orchestra
Commissione del Südwestfunk Baden-Baden
Durata 25 minuti
Prima assoluta 7 ottobre 1951
Donaueschingen
Südwestfunk-Orchester
Direttore Hans Rosbaud
•    Sinfonia n. 4 (1955) per grande orchestra
In un unico tempo: Waldsinfonie
Durata 20 minuti
Prima assoluta 9 ottobre 1963
Berliner Festwochen
Berliner Philharmoniker
Direttore Hans Werner Henze
•    Sinfonia n. 5 (1962) per grande orchestra
Commissione della New York Philharmonic in occasione delle cerimonie per la stagione inaugurale del Lincoln Center for the Performing Arts
Dedicata a Leonard Bernstein
Durata 18 minuti
Prima assoluta 16 maggio 1963
New York, Avery Fisher Hall, Lincoln Center
New York Philharmonic Orchestra
Direttore Leonard Bernstein
•    Sinfonia n. 6 (1969, 1994) per due orchestre
Durata 40 minuti
Prima assoluta 26 novembre 1969
La Habana (Cuba)
Orquesta Sinfónica Nacional
Direttore Hans Werner Henze
•    Sinfonia n. 7 (1984) per grande orchestra
Commissione dei Berliner Philharmoniker per il centenario della fondazione
Durata 46 minuti
Prima assoluta 1 dicembre 1984
Berlino
Berliner Philharmoniker
Direttore Gianluigi Gelmetti
•    Sinfonia n. 8 (1993)
Commissione della Boston Symphony Orchestra e dedicata alla stessa
Durata 25 minuti
Prima assoluta 1 ottobre 1993
Boston, Symphony Hall
The Boston Symphony Orchestra
Direttore Seiji Ozawa
•    Sinfonia n. 9 (1997) per coro misto e orchestra
Testo di Hans-Ulrich Treichel
Commissione dei Berliner Philharmoniker e del Festival di Berlino
Dedicata agli eroi e martiri dell'antifascismo tedesco
Durata 56 minuti
Prima assoluta 11 settembre 1997
Berlino, Berliner Festwochen
Berliner Philharmoniker
Rundfunkchor Berlin, Maestro del coro Gerd Müller Lorenz
Direttore Ingo Metzmacher
•    Sinfonia n. 10 (2000) per grande orchestra
Commissione di Paul Sacher
Durata 42 minuti
Prima assoluta 17 agosto2002
Lucerna, Internationale Musikfestwochen Luzern
City of Birmingham Symphony Orchestra
Direttore Simon Rattle

Concerti
Numerosi sono i concerti composti da Henze. Tra i più significativi:
Ode an den Westwind per violoncello e orchestra (1953)
Doppelkonzert per oboe e arpa (1966)
Concerto per contrabbasso e orchestra (1966)
Tristan. Präludien für Klavier, Tonbänder und Orchester (1973)
Vitalino raddoppiato per violino e orchestra (1977)
Le Miracle de la rose per clarinetto e piccolo ensemble (1981) Ode an eine Aolsharfe (concerto per chitarra e strumenti (1986)

Musica da camera
Henze compose centododici brani di musica da camera per vari organici. Sette risultano particolarmente significativi:
Sonatina 1947 per pianoforte (1947)
Serenade für Violoncello (1949)
Quintett per flauto, oboe, clarinetto, corno e fagotto (1952)
Royal Winter Music (1976, 1979). per chitarra
Five Scenes from the Snow Country per marimba sola(1978)
Neue Volkslieder und Hirtengesänge (1996) per due chitarre, fagotto e trio d'archi
Trauer-Ode fiür Margaret Geddes per sestetto di violoncelli (1997)
Vanno ricordati, inoltre, i cinque quartetti per archi (1947-1976)
•    Streichquartett n. 1 (1947)
Durata 20 minuti
Prima assoluta Pasqua 1947
Heidelberg
Freund Quartett
•    Streichquartett n. 2 (1952)
Commissione del Südwestfunk Baden-Baden
Durata 15 minuti
Prima assoluta 16 dicembre 1952
Baden-Baden, Südwestfunk
Parrenin-Quartet
•    Streichquartett n. 3 (1976)
Durata 19 minuti
Prima assoluta 12 settembre 1976
Berlino, Berliner Festwochen
Concord Quartet
•    Streichquartett n. 4 (1976)
Commissione del Süddeutscher Rundfunk
In memoriam Victor Jara
Durata 37 minuti
Prima assoluta 25 maggio 1977
Schwetzingen
Concord Quartet
•    Streichquartett n. 5 (1976)
Commissione del Süddeutscher Rundfunk
In memoriam di Benjamin Britten
Durata 25 minuti
Prima assoluta 25 maggio 1977
Schwetzingen
Concord Quartet

Musica per film
Volker Schlöndorff, Der junge Törless (BRD, 1966)
Volker Schlöndorff, Margarethe von Trotta, Die verlorene Ehre der Katharina Blum (BRD, 1975)
Volker Schlöndorff, Un Amour de Swann (FR-BRD, 1984), 
José Montes-Baquer, Concierto barroco (Montezuma), (FR-BRD-IT, 1980)
Alain Resnais, Muriel, ou le temps d'un retour (FR, 1963)
Alain Resnais, L’Amour à mort (FR, 1984)

Informazioni dettagliate sul catalogo completo sono disponibili sul sito della Fondazione Hans Werner Henze