Un ciclo di webinar sull'uso didattico delle fonti audiovisive a scuola destinato ai docenti. Il progetto La scuola allo schermo nasce dalla riflessione degli studiosi Indire (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa) che lavorano nella struttura di ricerca “Valorizzazione del patrimonio storico”, coordinata da Pamela Giorgi, sul possibile uso delle fonti atipiche (audiovisive) in ambito scolastico. La proposta si concretizza in un’offerta di risorse filmiche rivolta ai docenti, ai dirigenti scolastici, a chi studia, fa ricerca o formazione nei contesti educativi e a chiunque nel mondo della scuola voglia approfondire, mediante le fonti audiovisive, temi culturali e socio-economici.
La collaborazione con il gruppo di ricerca della struttura ‘Innovazione metodologica e organizzativa nelle scuole piccole’, coordinato da Giuseppina Rita Mangione, ha fatto del contesto educativo delle piccole scuole il primo campo di intervento e sperimentazione dell’iniziativa.
Il lavoro viene sviluppato in sinergia con il Pesaro Film Festival e con molti altri partner, tra cui: il Festival dei Popoli – Istituto italiano per i film di documentazione sociale; Lanterne Magiche (coordinata da Fondazione Sistema Toscana); Associazione internazionale Diculther; Sedicicorto Forlì International Film Festival.
Così come le piccole scuole rappresentano un patrimonio di cultura e innovazione didattica da comprendere e rilanciare, allo stesso modo, molto del cinema indipendente - protagonista di questo progetto Indire - si muove dislocato, disagiato, quasi dimenticato e può divenire, invece, una risorsa culturale importante a disposizione delle scuole. La categoria della ‘perifericità’ diviene in questa sede il fattore comune, insieme all’idea che questo sia un modo per utilizzare, trasversalmente alle varie discipline, in una didattica attiva e laboratoriale, una particolare categoria di fonti atipiche, gli audiovisivi, che si caratterizzano per essere uno tra i linguaggi più inclusivi.
In questo speciale ricercatori, registi ed operatori didattici ci spiegano nel dettaglio il progetto.