Salvatore Quasimodo nasce a Modica, in Sicilia, il 20 agosto 1901. Tra i principali esponenti della corrente poetica dell'ermetismo, è stato traduttore di molti classici greci e delle opere teatrali di Molière e Shakespeare. Figlio di un ferroviere, trascorre l’infanzia viaggiando. Nel 1929 a Firenze conosce Montale e i giovani intellettuali che gravitano intorno alla rivista "Solaria", inizia così a pubblicare le sue poesie. La fase più creativa dell'opera poetica di Quasimodo si può far risalire ad
Acque e terre (1930) e
Oboe sommerso (1932). Apprezzato e famoso, ottiene nel 1941 la cattedra di letteratura italiana "per chiara fama" presso il conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano, e nel 1942 esce la raccolta
Ed è subito sera. Nelle sue poesie vengono rievocate l'infanzia in Sicilia e le figure dei cari lontani e si avverte il disagio proprio di chi si sente sradicato nella corrotta civiltà del nord post-industriale. Nel 1940 viene pubblicata la sua celebre traduzione dei Lirici greci, segnata dallo stesso sentimento di doloroso distacco. Nel 1959 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione:
Per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi.
Rai Letteratura, per celebrare i 120 anni dalla sua nascita, dedica a
Salvatore Quasimodo uno speciale ricco di contributi filmati, contenuti biografici, approfondimenti sulla sua opera nonché i commenti di studiosi ed esperti di quello che è stato senza dubbio uno dei più importanti poeti della letteratura mondiale.