Le infermiere della Croce Rossa italiana

Storia della nascita

Il 15 giugno del 1864, a Milano, nasce la Croce Rossa Italiana per iniziativa del medico Cesare Castiglioni. Un anno prima, a Ginevra, era nata la Croce Rossa internazionale per iniziativa di un giovane medico svizzero, Jean Henry Dunant. Dal Convegno di Ginevra del 1963 (26-29 ottobre) nacquero le diverse società nazionali di Croce Rossa; la quinta a formarsi è quella italiana, con il nome di Comitato dell'Associazione Italiana per il soccorso ai feriti e ai malati in guerra. Nell’estate del 1964, viene sottoscritta la Convenzione di Ginevra, con la quale viene sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.  In realtà già il medico Ferdinando Palasciano, aveva sostenuto l'idea della neutralità dei feriti fin dal 1861: “Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura e che adottassero rispettivamente quello dell'aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra”.

Il 15 giugno del 1864, a Milano, nasce la Croce Rossa Italiana per iniziativa del medico Cesare Castiglioni

Durante i moti del 1948, come ufficiale medico al servizio delle Due Sicilie, Palasciano aveva rischiato di essere fucilato per insubordinazione, per aver prestato soccorso ai nemici rimasti feriti durante i combattimenti.  Nel 1908, per iniziativa della regina Elena, nasce a Roma il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa, subito impegnate nel devastante terremoto di Messina del 28 dicembre 1908. Nel corso della Prima Guerra Mondiale sono circa 7.000 le “crocerossine” impegnate nei diversi ospedali militari. Nel secondo dopoguerra hanno operato in occasione dell’alluvione dl Polesine, del disastro del Vajont, dell’alluvione di Firenze e del terremoto del Belice.
A loro è dedicato questo documentario.