I Latini

Lo scontro con Roma

La tradizione racconta che Roma nasce come una città inclusiva, attraverso l'unione di vari popoli: sabini, etruschi, latini. In realtà ben presto con la risorsa del Tevere, Roma cresce in modo esponenziale e a farne le spese sono proprio i popoli che vivono vicino tra i quali i latini, lo stesso ceppo a cui apparteneva Romolo. Tullio Ostilio distruggerà Alba Longa e Roma fonda le sue prime colonie alla foce del Tevere, presso le saline strategiche per la sopravvivenza e il commercio.

La sua influenza cresce ancora di più nella fase etrusca della monarchia romana, quella dei Tarquini che porta allo scontro con città importanti come Ariccia la quale cerca di resistere con Porsenna. 


Agli inizi del V secolo a.C. un punto di demarcazione e di non ritorno è rappresentato dalla battaglia del lago Regillo tra i romani e i latini. In seguito quest'ultimi sono costretti a cedere firmando il Foedus Cassianum, patto di Cassio, con il quale viene istituita una lega con la supremazia romana per la difesa comune da altri popoli, come Equi, Volsci, Sabini ed Etruschi. L'espansione di Roma risulta comunque dilagante e irrefrenabile e sarà più forte ancora di più nel IV secolo a.C.