L'impero Barocco di Folco Quilici

Festa Barocca, quarta puntata

Una nave solca i mari in tempesta. Nel 1685, circa duecentomila Ugonotti furono cacciati dalla Francia perseguitati da Luigi XIV che, con l'Editto di Fontainebleau, metteva fuori legge i protestanti francesi di confessione calvinista 

A partire dalla seconda metà del Cinquecento, la Francia fu lacerata da violentissimi scontri religiosi tra la maggioranza cattolica e la minoranza calvinista, scontri che sfociarono nella strage di San Bartolomeo. Enormi masse di Ugonotti migrarono nel mondo, nelle confinanti nazioni protestanti (Inghilterra, Irlanda, Paesi Bassi, Svizzera, Danimarca e Prussia), fino alla colonia di Capo di Buona Speranza, nell'Africa australe. Qui, portarono il  Fiore degli Ugonotti, simbolo della colonizzazione calvinista che nel Settecento produsse ricchezza economica e plasmò il paesaggio di testimonianze barocche.

A differenza del Nord Europa, il Barocco in Spagna fa appello alle emozioni forti, non tanto a compiacere l’intelletto e per questo, la teatralità è uno degli aspetti fondanti della cultura seicentesca, oggi ancora particolarmente viva

In Spagna, molte tradizioni popolari e religiose del Seicento giungono a noi, come la Saetas, serenata alla Madonna sulle note di un flamenco cantato durante la Settimana Santa.
Festa barocca per eccellenza, la Corrida, un gioco di morte tra l'uomo e l'animale, un torero che veste un costume decorativo e non protettivo, un toro che si difende aspettando la morte.  

A circa quarantacinque kilometri da Madrid, il Monastero privato di Filippo II, chiamato El Escorial, è un capolavoro dell'architettura di fine Cinquecento, un mix straordinario di contrasti simbolici e formali

L'immenso complesso de El Escorial (1563-1598), a metà strada tra convento e residenza campestre, doveva magnificare la potenza monarchica spagnola giunta, sotto il regno di Filippo II, al massimo dello splendore. El Escorial era sede del Re di Spagna, signore delle Americhe e paladino della Controriforma cattolica in Europa. Iniziato nel 1563 dall'architetto Juan Bautista de Toledo, collaboratore di Michelangelo a Palazzo Farnese di Roma, fu portato a termine nel 1584 dall’allievo Juan Herrera, con motivi classici austeri tipici della tradizione spagnola. La rigorosa struttura del palazzo, alterna deliziosi scorci di fortezza cinquecentesca con elementi arabizzanti degni dell’Alhambra di Granada. Gli interni vennero decorati dai più prestigiosi artisti del Seicento e il barocco prese così il sopravvento.  
De Herrera fu anche l'architetto della Cattedrale di Nostra Signora dell'Assunzione a Valladolid, un esempio di stile  picaresco spagnolo, ossia l'abilità artigianale di rivestire di abiti ricchi ciò che è misero e povero. 

A Madrid, l'antico Ospizio di San Fernando costruito nel 1673 durante il regno di Filippo V, conserva un pregevole portale barocco realizzato da Pedro de Ribera

Durante la prima metà del Seicento, Ribera aveva lavorato quasi esclusivamente a Madrid erigendo ponti, palazzi, fontane monumentali, chiese e una varietà di edifici pubblici. Discepolo di José Benito de Churriguera, il creatore di uno stile ridondante detto Churrigueresco, Ribera ne segue le tracce e pone nell'austera facciata dell'Ospizio una decorazione estremamente vivace.

Gioiello della Siviglia barocca, Palazzo San Telmo, un grandioso complesso iniziato nel 1682 e ultimato ottant'anni dopo, per diventare Collegio di formazione dei giovani marinai

A Palazzo San Telmo, Leonardo da Figueroa realizzò la cappella in Barocco churringuesco e l'estrosa facciata dell'edificio, con un grandissimo portale di marmo bianco scolpito,che spicca nel rosso del contesto. L'ardito intervento scultoreo, vero e proprio segno dell’arte barocca, fu portato a termine dal figlio di Leonardo, Matias. 

Fin dalla metà Cinquecento, Siviglia ospitava la Confraternita della Santa Carità per assistere i condannati a morte, gli affogati in mare e le vittime di qualche epidemia

Nel corso del Seicento l'Ospizio della Carità si espandeva contrapponendo, alla facciata austera, l'esplosione di ricchezza dell'interno dell'edificio. Nel patio principale, fontane, colonne e meravigliosi azulejos colorati, introducono al capolavoro barocco di Siviglia, la chiesa di Pedro Sánchez Falconete, eretta tra il 1644 e il 1670. 

Nella piccola chiesa dell'Ospizio, tutto sembra rispecchiare i tormenti dell’anima del suo fondatore, il religioso Miguel Mañara. Ori traboccanti e simboli di morte, rappresentano il giovane dongiovanni e peccatore, divenuto poi fervente cristiano e timorato di Dio

Da Fratello Maggiore, nel 1663 Miguel Mañara decise l'ingrandimento dell'Oratorio assieme all’impianto iconografico del memento mori, decorazione che caratterizza la chiesa. Un fastoso apparato barocco esaltava la missione della confraternita, ovvero la sepoltura dei morti, evocata con un corpo martoriato di Cristo nell’altare maggiore. Lavorarono al complesso un gruppo importante di artisti spagnoli del Siglo de Oro: Juan de Valdés Leal, Bartolomé Esteban Murillo, Pedro Roldán e Bernardo Simón de Pineda. 

Noto, capitale del barocco siciliano, rinasceva dopo il terremoto del 1693, grazie alla nobiltà e ai potenti ordini monastici che in una gara senza precedenti, cambiarono il volto della città

Architetture scenografiche e ardite tinsero la città di Noto del tipico colore bianco grigio della pietra di Siracusa, usata per i suggestivi effetti cromatici offerti dalla luce. La Chiesa di San Francesco, di Vincenzo Sinatra, il Monastero delle Benedettine e l'annessa Chiesa di Santa Chiara a pianta ellittica, di Rosario Gagliardi, introducono alla piazza centrale di Noto, un autentico gioiello barocco sul quale si allarga la scalinata che porta alla scenografica facciata del Duomo

La storia del Barocco Leccese, in Puglia, affonda le sue origini tra Sei e Settecento, in pieno periodo di Controriforma

I vescovi risiedenti a Lecce, si prodigavano per trasformare il tranquillo centro del Salento in una piccola Roma in miniatura, che ben presto diventerà celebre per l'originale interpretazione delle forme barocche. Complessi scenografici e fantasiosi fino all'eccesso dell'esuberanza, manifestano il gusto dell'eclettico tipico di artisti visionari. 

La quarta puntata di Festa Barocca finisce in Messico, nelle strade gremite di gente festante vestita con costumi d'epoca

Influenzata dalla Spagna, l'architettura messicana si avvicinò al Barocco tra fine Cinquecento e inizi Seicento sfociando nel Churriguerismo, lo stile spagnolo ricco ed esuberante. Questa corrente è riscontrabile in prevalenza nelle campagne mentre, nei grandi centri urbani, sorgono le grandi cattedrali barocche di Città del Messico (1573-1667) e di Puebla (1551-1664).

In Brasile, una prima chiesa barocca sorgeva nel 1652 a Rio de Janeiro

Il colonialismo spinge le forme dell'architettura barocca europea fino in India, a Goa, in seguito alla sua conquista da parte dei gesuiti portoghesi.
 

Festa Barocca di Folco Quilici e Jean Antoine, direzione scientifica Paolo Portoghesi, consulenti Damian Bajon,  riprese in Spagna di Carlos Villardebo, fotografia Riccardo Grassetti, testi classici d'epoca e commento musicale composto e diretto da Francesco De Masi, Voce di Riccardo Cucciolla. Prodotto da Antenne 2 TV France, Polytel International Hambourg, RAI Radio Televisione Italiana, Moana Roma, ITVD production Parigi, TV Belga BRT, 1980-1982

Foto di copertina
El Escorial, Madrid, Spagna