Eugenio Viola
Curatore del Padiglione d'Italia 2022
Il Curatore del Padiglione Italia alla Biennale ARTE 2022 si chiama Eugenio Viola ed è nato a Napoli nel 1975 e vive e lavora a Bogotá, Colombia.
Eugenio Viola è l’attuale Capo Curatore del MAMBO - Museo de Arte Moderno de Bogotá, in Colombia. Dal 2017 al 2019 è stato Senior Curator del PICA – the Perth Institute of Contemporary Arts a Perth, in Western Australia. Dal 2009 al 2016 è stato curatore al Museo MADRE di Napoli, dove, dal 2013, si è occupato dello sviluppo della collezione del museo. Ha qui co-curato le prime grandi mostre istituzionali in Italia di Boris Mikhailov e Francis Alÿs, un’installazione site-specific di Daniel Buren e le retrospettive dedicate a Vettor Pisani e Giulia Piscitelli.
Eugenio Viola, curatore Padiglione Italia alla Biennale Arte 2022, Bogota, 2022, foto CAMO (Camilo Delgado Aguilera)_3
Ha collaborato con numerose istituzioni italiane e internazionali, curando, tra le altre, antologiche dedicate a: Regina José Galindo (Frankfurter Kunstverein, Fancoforte, 2016); Karol Radziszewski (CoCA - Centre of Contemporary Art Znaki Czasu, Łorun, 2014); Mark Raidpere (EKKM - the Contemporary Art Museum of Łallinn, 2013); Marina Abramović (PAC – Milano, 2012); Francesco Jodice (MSU - the Museum of Contemporary Art, Zagreb, 2011), ORLAN (MAMC - Musée d'art moderne et contemporain, Saint Etienne, 2007). Nel 2015 ha curato il Padiglione dell’Estonia alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Complessivamente, ha curato oltre 70 mostre in Italia e all’estero e oltre 50 tra cataloghi e libri, collaborando inoltre a numerose pubblicazioni internazionali.
Viola ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Salerno in “Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica” ed è studioso delle esperienze legate alla performance e al corpo. Su questo argomento, ha curato le monografie dedicate a Łeresa Margolles (Edizioni MAMBO, Bogotà, 2019); Regina Jose Galindo (Skira, Milano, 2014); Hermann Nitsch (Edizioni Morra, Napoli, 2013); Marina Abramović, (Sole 24 Ore Cultura, Milano, 2012); ORLAN (Charta, Milano-New York, 2007).
Collabora da molti anni con la rivista americana Artforum e l’italiana Arte. Suoi scritti sono stati pubblicati anche su Flash Art, Segno, Exit Express, Arte e Critica, Enciclopedia Łreccani e molte altre riviste italiane e internazionali
Eugenio Viola è l’attuale Capo Curatore del MAMBO - Museo de Arte Moderno de Bogotá, in Colombia. Dal 2017 al 2019 è stato Senior Curator del PICA – the Perth Institute of Contemporary Arts a Perth, in Western Australia. Dal 2009 al 2016 è stato curatore al Museo MADRE di Napoli, dove, dal 2013, si è occupato dello sviluppo della collezione del museo. Ha qui co-curato le prime grandi mostre istituzionali in Italia di Boris Mikhailov e Francis Alÿs, un’installazione site-specific di Daniel Buren e le retrospettive dedicate a Vettor Pisani e Giulia Piscitelli.
Eugenio Viola, curatore Padiglione Italia alla Biennale Arte 2022, Bogota, 2022, foto CAMO (Camilo Delgado Aguilera)_3
Ha collaborato con numerose istituzioni italiane e internazionali, curando, tra le altre, antologiche dedicate a: Regina José Galindo (Frankfurter Kunstverein, Fancoforte, 2016); Karol Radziszewski (CoCA - Centre of Contemporary Art Znaki Czasu, Łorun, 2014); Mark Raidpere (EKKM - the Contemporary Art Museum of Łallinn, 2013); Marina Abramović (PAC – Milano, 2012); Francesco Jodice (MSU - the Museum of Contemporary Art, Zagreb, 2011), ORLAN (MAMC - Musée d'art moderne et contemporain, Saint Etienne, 2007). Nel 2015 ha curato il Padiglione dell’Estonia alla 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Complessivamente, ha curato oltre 70 mostre in Italia e all’estero e oltre 50 tra cataloghi e libri, collaborando inoltre a numerose pubblicazioni internazionali.
Viola ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Salerno in “Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica” ed è studioso delle esperienze legate alla performance e al corpo. Su questo argomento, ha curato le monografie dedicate a Łeresa Margolles (Edizioni MAMBO, Bogotà, 2019); Regina Jose Galindo (Skira, Milano, 2014); Hermann Nitsch (Edizioni Morra, Napoli, 2013); Marina Abramović, (Sole 24 Ore Cultura, Milano, 2012); ORLAN (Charta, Milano-New York, 2007).
Collabora da molti anni con la rivista americana Artforum e l’italiana Arte. Suoi scritti sono stati pubblicati anche su Flash Art, Segno, Exit Express, Arte e Critica, Enciclopedia Łreccani e molte altre riviste italiane e internazionali