Vision of Volterra: archeologia e innovazione per la tutela del patrimonio in mostra a Los Angeles

Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles

Dal 13 marzo al 18 maggio 2025, l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles ospita la mostra Visions of Volterra, un progetto espositivo che unisce archeologia, innovazione tecnologica e collaborazione internazionale per raccontare l’identità complessa e millenaria di una delle città più affascinanti della Toscana.

Fulcro della mostra è la scoperta dell’anfiteatro romano di Volterra, un monumento straordinario del I secolo d.C., rinvenuto per caso nel 2015 durante lavori di bonifica idrologica. Non citato da alcuna fonte storica o letteraria, l’anfiteatro – definito fin da subito “l’anfiteatro che non c’era” – è oggi al centro di un ampio progetto di ricerca, valorizzazione e documentazione digitale, sostenuto dal Ministero della Cultura.

Attraverso una combinazione di reperti originali – tra cui due busti di Augusto e Livia, in mostra per la prima volta negli Stati Uniti – modelli tridimensionali e ricostruzioni digitali, il percorso espositivo permette ai visitatori di esplorare Volterra in una nuova dimensione, dove passato e futuro dialogano attraverso il linguaggio dell’innovazione.
Sotto gli auspici del Consolato Generale d’Italia a Los Angeles e dell’Ambasciata d’Italia a Washington, il progetto è frutto della collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura, la Soprintendenza per le province di Pisa e Livorno, la Volterra-Detroit Foundation, e due importanti realtà tecnologiche americane: Autodesk, azienda leader nel settore dei software per ingegneria e costruzione, e Case Technologies, specializzata in soluzioni digitali per l’architettura. Grazie a questa sinergia pubblico-privata, è stato possibile realizzare una mappatura 3D dei principali siti storico-artistici di Volterra e documentare con precisione l’evoluzione del sito archeologico, anche in risposta alle crescenti minacce legate all’erosione del tempo e ai disastri naturali, come i recenti allagamenti che hanno colpito la Toscana.
L’inaugurazione della mostra è stata accompagnata da una tavola rotonda con la partecipazione di Elena Sorge, responsabile scientifica dello scavo, Wladek Fuchs, presidente della Volterra-Detroit Foundation, e Nicolas Mangon, Vicepresidente AEC Strategy di Autodesk. I relatori hanno condiviso casi concreti di utilizzo della conservazione digitale a livello internazionale, dalla ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame alla risposta agli incendi in California, evidenziando il ruolo sempre più centrale della tecnologia nella tutela del patrimonio culturale e architettonico.
Il 14 maggio, in occasione del finissage della mostra, è prevista all’Istituto l’anteprima di un documentario prodotto da Autodesk e interamente dedicato alla città di Volterra: non solo alle tecnologie impiegate per riportare alla luce l’anfiteatro, ma anche alle tradizioni artigianali – come la storica lavorazione dell’alabastro – e alle eccellenze produttive e agroalimentari del territorio. Un ulteriore esempio di promozione integrata, capace di valorizzare il patrimonio tangibile e intangibile della Toscana.

 

Condividi