Dante a Palazzo Reale di Napoli

E’ stata prorogata fino al 25 aprile 2022 la mostra Dante a Palazzo Reale di Napoli inaugurata il 3 dicembre 2021 a conclusione dell’anno dantesco. 

La mostra, a cura di Mario Epifani e Andrea Mazzucchi è incentrata su tre tele raffiguranti episodi della Divina Commedia, eseguite dal pittore Tommaso De Vivo, realizzati per il re d’Italia Vittorio Emanuele II, in vista il sesto centenario della nascita del Ghibellin fuggiasco (1865), che  successivamente sono stati divisi tra il Palazzo Reale, la Biblioteca Nazionale e la Reggia di Caserta.  Eccezionalmente riunito nella sede originaria dopo un accurato restauro, il ciclo di De Vivo è esposto a confronto con altre testimonianze della fortuna di Dante nell'arte napoletana intorno alla metà dell'Ottocento, dal celebre dipinto di Domenico Morelli raffigurante Dante e Virgilio nel Purgatorio (1844), all'album di litografie di Antonio Manganaro che illustra in tono satirico L'Esposizione marittima visitata da Dante e Virgilio (1871). Il percorso di visita è arricchito dalle proiezioni multimediali, realizzati da Stefano Gargiulo (Kaos Produzioni) che illustrano, attraverso immagini tratte da codici miniati, il viaggio di Dante nell'aldilà.

Il percorso
Alla mostra si accede dall’Ambulacro, al termine del percorso di visita dell’Appartamento Storico. Attraverso la Galleria del Genovese, che un tempo costituiva il collegamento tra il Palazzo Reale e il Teatro di San Carlo, il visitatore si immerge nel percorso espositivo nel corridoio che, in occasione della mostra, si trasforma in una selva di immagini in movimento grazie alle installazioni multimediali che amplificano l’effetto riflettendosi sulle specchiere ottocentesche che lo arredano.




Alla fine della Galleria sono proiettate le immagini del velario del Teatro con Apollo che presenta a Minerva i poeti e gli artisti più celebri di ogni tempo, tra i quali appaiono Virgilio e Dante con Beatrice.

Nella prima sala è esposto il dipinto di Tommaso De Vivo che rappresenta l’Inferno con l’Incontro di Dante e Virgilio con i grandi poeti antichi nel Limbo (canto IV), la prima delle tre tele realizzata per Vittorio Emanuele II, giunta in Palazzo Reale alla fine del 1863, in vista del sesto centenario dalla morte di Dante che si sarebbe celebrato nel 1865 - primo dell’Italia unita – anno in cui furono acquistati anche gli altri due dipinti a completamento del ciclo.
In questa sala e nella successiva l’installazione multimediale proietta su un leggio interattivo illustrazioni tratte da codici miniati della Divina Commedia. Le immagini sono state messe a  disposizione dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, diretto da Andrea Mazzucchi, che ha realizzato il Dante Illuminated Project, grazie al quale è stato allestito il più grande archivio digitale di codici miniati della Commedia di Dante, liberamente accessibile per specialisti, lettori appassionati e curiosi del mondo di Dante.

Nella seconda sala il Purgatorio di Tommaso De Vivo dialoga con altre opere di soggetto dantesco prodotte a Napoli intorno alla metà dell’Ottocento.
Nel 1844 Domenico Morelli vinceva, con un soggetto tratto dal secondo canto del Purgatorio, il concorso indetto dal Real Istituto di Belle Arti di Napoli; la tela, acquistata dalla Real Casa, fu collocata nel palazzo della foresteria borbonica, oggi sede della Prefettura.

L’album di litografie pubblicato nel 1871 dal pugliese Antonio Manganaro illustra in tono satirico la prima Esposizione internazionale marittima d’Italia, inaugurata alla presenza di Umberto e Margherita di Savoia. Immaginandosi nelle vesti di Dante, accompagnato da uno scheletrico Virgilio, Manganaro osserva le macchine, i prodotti e le invenzioni esposti alla mostra, tra caricature di personaggi dell’epoca: la fortuna del Sommo Poeta si presta qui a una lettura irriverente dell’attualità.

Completano l’esposizione la tela di Luigi Stanziano che rappresenta Dante nello studio di Giotto e una serie di vasi ottocenteschi con i ritratti di Dante, Petrarca, Ariosto e Tasso appartenenti alle collezioni di Palazzo Reale.

ll percorso di visita è arricchito dalle proiezioni multimediali realizzate da Stefano Gargiulo, direttore artistico di Kaos Produzioni, che illustrano, attraverso immagini tratte da codici miniati, il viaggio di Dante nell'aldilà.

In copertina: Dettaglio dell'opera di Tommaso de Vivo (Napoli, 1790 –1884) Inferno. Olio su tela, 1863. Palazzo Reale di Napoli