"XX Secolo", i capolavori del cinema del '900
Seconda edizione
06 Feb 2023 > 09 Apr 2023
Parte il 6 febbraio 2023 la terza parte della II edizione della rassegna cinematografica XX Secolo. L'invenzione più bella, a cura di Cesare Petrillo, realizzata da CSC – Cineteca Nazionale con il sostegno del Ministero della Cultura e in collaborazione con Circuito Cinema in programma a Roma, al cinema Quattro Fontane, ogni lunedì, martedì, mercoledì e la domenica mattina, e a Firenze in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana – Cinema La Compagnia dal 10 febbraio al 14 maggio 2023.
Si parte con una figura chiave del cinema italiano del secondo dopoguerra, quel Pietro Germi attore, sceneggiatore e regista che, seppure non sempre riconosciuto, occupa un posto tra i grandi del suo tempo. In rassegna alcuni titoli cardine della sua filmografia, da Il Ferroviere a L’uomo di paglia, da Un maledetto imbroglio fino ai successi internazionali: Divorzio all’italiana (Oscar per la migliore sceneggiatura nel 1961), Sedotta e abbandonata e Signore & signori, premiato come miglior film al Festival di Cannes nel 1966. Accanto ai film più famosi, spazio anche a un piccolo film su commissione d’inizio carriera, La Presidentessa.
In parallelo col cinema di Germi prosegue l’indagine sulla New Hollywood che offre un’autentica galleria di star degli anni Settanta che hanno rivoluzionato il concetto stesso di divismo dando corpo e voce a personaggi moderni, nevrotici, instabili, irrisolti che non condividono nulla con quelli del cinema classico: Jane Fonda, Goldie Hawn e Faye Dunaway, Cybill Shepherd, Candice Bergen e Jessica Lange, e accanto a loro alcune attrici che fino ad allora non avrebbero potuto aspirare al ruolo di protagoniste, e che segnano invece il decennio: Jill Clayburgh, Shelley Duvall, Karen Black, Sissy Spacek. Per gli interpreti maschili: Robert Redford, Burt Reynolds, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Al Pacino, Gene Hackman, Donald Sutherland.
Tra i film in programma ecco qualche titolo: Breezy, dove si esprime la vena sentimentale del Clint Eastwood regista, e Una calibro 20 per lo specialista, l’esordio di Michael Cimino che mette fianco a fianco Eastwood e un giovanissimo Jeff Bridges; la trilogia dedicata a Goldie Hawn (Gioco sleale, Sugarland Express, Soldato Giulia agli ordini), Jane Fonda (Giulia, Dalle 9 alle 5... orario continuato, Una squillo per l’ispettore Klute), Jack Nicholson (Qualcuno volò sul nido del cuculo, Il postino suona sempre due volte, Conoscenza carnale).
Attraversando cinque decenni di storia del cinema ecco i capolavori di Luis Buñuel, da L’Age d’or (1930) a Quell’oscuro oggetto del desiderio (1977), passando per L’angelo sterminatore, Bella di giorno, Il fascino discreto della borghesia, Tristana, Viridiana, La via lattea, Il fantasma della libertà, Amanti di domani e Il diario di una cameriera.
Dal 27 marzo al 9 aprile, un sentito omaggio a Ginger Rogers, entrata nel mito in coppia con Fred Astaire in film memorabili come Cappello a cilindro, Cerco il mio amore, Seguendo la flotta, Follie d’inverno. Presente in rassegna anche con pellicole meno celebrati come Fuggiamo insieme, Frutto proibito, Al tuo ritorno, Condannatemi se vi riesce e Palcoscenico. Infine, un riconoscimento al regista indiano Satyajit Ray, il maestro che per primo fece conoscere nel mondo il cinema del suo paese con la Trilogia di Apu e autore di capolavori come La grande città, La moglie sola, Nayak e La sala della musica.
In allegato il programma dettagliato della rassegna.
Si parte con una figura chiave del cinema italiano del secondo dopoguerra, quel Pietro Germi attore, sceneggiatore e regista che, seppure non sempre riconosciuto, occupa un posto tra i grandi del suo tempo. In rassegna alcuni titoli cardine della sua filmografia, da Il Ferroviere a L’uomo di paglia, da Un maledetto imbroglio fino ai successi internazionali: Divorzio all’italiana (Oscar per la migliore sceneggiatura nel 1961), Sedotta e abbandonata e Signore & signori, premiato come miglior film al Festival di Cannes nel 1966. Accanto ai film più famosi, spazio anche a un piccolo film su commissione d’inizio carriera, La Presidentessa.
In parallelo col cinema di Germi prosegue l’indagine sulla New Hollywood che offre un’autentica galleria di star degli anni Settanta che hanno rivoluzionato il concetto stesso di divismo dando corpo e voce a personaggi moderni, nevrotici, instabili, irrisolti che non condividono nulla con quelli del cinema classico: Jane Fonda, Goldie Hawn e Faye Dunaway, Cybill Shepherd, Candice Bergen e Jessica Lange, e accanto a loro alcune attrici che fino ad allora non avrebbero potuto aspirare al ruolo di protagoniste, e che segnano invece il decennio: Jill Clayburgh, Shelley Duvall, Karen Black, Sissy Spacek. Per gli interpreti maschili: Robert Redford, Burt Reynolds, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Al Pacino, Gene Hackman, Donald Sutherland.
Tra i film in programma ecco qualche titolo: Breezy, dove si esprime la vena sentimentale del Clint Eastwood regista, e Una calibro 20 per lo specialista, l’esordio di Michael Cimino che mette fianco a fianco Eastwood e un giovanissimo Jeff Bridges; la trilogia dedicata a Goldie Hawn (Gioco sleale, Sugarland Express, Soldato Giulia agli ordini), Jane Fonda (Giulia, Dalle 9 alle 5... orario continuato, Una squillo per l’ispettore Klute), Jack Nicholson (Qualcuno volò sul nido del cuculo, Il postino suona sempre due volte, Conoscenza carnale).
Attraversando cinque decenni di storia del cinema ecco i capolavori di Luis Buñuel, da L’Age d’or (1930) a Quell’oscuro oggetto del desiderio (1977), passando per L’angelo sterminatore, Bella di giorno, Il fascino discreto della borghesia, Tristana, Viridiana, La via lattea, Il fantasma della libertà, Amanti di domani e Il diario di una cameriera.
Dal 27 marzo al 9 aprile, un sentito omaggio a Ginger Rogers, entrata nel mito in coppia con Fred Astaire in film memorabili come Cappello a cilindro, Cerco il mio amore, Seguendo la flotta, Follie d’inverno. Presente in rassegna anche con pellicole meno celebrati come Fuggiamo insieme, Frutto proibito, Al tuo ritorno, Condannatemi se vi riesce e Palcoscenico. Infine, un riconoscimento al regista indiano Satyajit Ray, il maestro che per primo fece conoscere nel mondo il cinema del suo paese con la Trilogia di Apu e autore di capolavori come La grande città, La moglie sola, Nayak e La sala della musica.
In allegato il programma dettagliato della rassegna.