L'uomo di Leonardo da Vinci

Arte e scienza nel Rinascimento

L’abilità di Leonardo è quella di riuscire a sottolineare una serie di punti principali, che danno luogo alle rotazioni delle braccia e delle gambe e sono, nello stesso tempo,  proporzionalmente raccordati  tra loro
Franca Manenti Valli

Il filmato, tratto da puntata speciale di GAP (Generazioni alla prova), realizzata da Francesco Iannello, analizza il celebre disegno di Leonardo da Vinci, detto Uomo vitruviano, considerato universalmente uno dei simboli della civiltà occidentale. Eseguito a Milano intorno al 1490, è divenuto oggetto di studi e di attenzione sempre crescente solo a partire dalla seconda metà del XX secolo, quando lo storico dell'arte Rudolf Wittkower ne scrisse nel suo saggio sulle proporzioni. Ma l'interpretazione del disegno - che nel rappresentare le proporzioni del corpo umano inserito nel cerchio e nel quadrato sintetizza l'armonia dell'uomo nel cosmo - rimane un problema ancora aperto.
La storica dell'arte Annalisa Perissa Torrini racconta la storia del disegno di Leonardo, l'architetto Franca Manenti Valli e il matematico Luigi Grasselli dell'Università di Modena e Reggio Emilia ne propongono una lettura attraverso strumenti di indagine di carattere matematico e geometrico, individuando in Euclide il vero riferimento di Leonardo.

Non mi legga chi non è matematico nelli mia principi
Leonardo

Viene dimostrato come le regole matematiche presenti nel disegno sono le medesime applicate alle costruzioni architettoniche del tempo di Leonardo ma anche di epoche diverse, mettendo in luce un suo interesse per l’architettura, un aspetto del genio vinciano fino ad oggi poco considerato dagli studiosi.

La necessità di Leonardo è quella di far aderire l’immagine di un uomo all’immagine del tempio, costruzione dove l’uomo in verticale corrisponde all’asse principale della chiesa e le braccia ai transetti
Franca Manenti Valli

Franca Manenti Valli, architetto, affianca da tempo all’attività professionale nel campo dell’edilizia e del restauro una appassionata analisi metrico-proporzionale delle fabbriche storiche, intesa come strumento preliminare agli interventi operativi di recupero e riuso. Sul tema ha organizzato convegni, partecipato dibattiti e seminari, ottenuto finanziamenti CNR come direttore di ricerca, tenuto lezioni presso la facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e attualmente presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostoloruma Roma. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni. È stata consigliere dell’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna. È consigliere scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli e membro emerito della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Province Modenesi. 

Annalisa Perissa Torrini, storica dell’arte, è stata direttore del Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia per 27 anni. È coordinatrice della collana dei cataloghi scientifici Gallerie dell’Accademia. Disegni antichi (13 voll.) ed autrice di tre volumi e curatrice delle relative esposizioni. Ha curato di recente le mostre e i cataloghi delle mostre Leonardo. L’Uomo vitruviano tra arte e scienza (2009), Canaletto. Il Quaderno veneziano (2012), Leonardo. L’uomo universale (2013). Ha partecipato a molti convegni internazionali di studi, al comitato scientifico e al catalogo di molte esposizioni in Italia e all’estero. Ha pubblicato libri e numerosi articoli su riviste specializzate, trattando in particolare argomenti di grafica, di restauro, di arte lombarda e veneta, tra i quali: Canaletto. Venezia e i suoi splendori, catalogo della mostra a cura di G. Pavanello e A. Craievich, Treviso 23-10-08- 5-04-2009, Venezia 2008; Venezia. Canaletto e i suoi rivali, catalogo della mostra a cura di C.Beddington, Londra-Washington 2010-2011, ed.it. Bruxelles 2010; Canaletto. Il Quaderno veneziano, catalogo della mostra a cura di A.Perissa Torrini, Venezia  1-4_1-7 2012,  Venezia 2012.


Luigi Grasselli, laureato in Matematica, è Professore Ordinario di Geometria presso il Dipartimento di Scienze e metodi dell’ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. È stato Prorettore dell’Ateneo per la sede di Reggio Emilia dall’aprile 2000 all’ottobre 2005 e dal novembre 2008 all’ottobre 2013. La sua attività scientifica riguarda la Topologia algebrica e geometrica, la Teoria dei grafi e la Teoria dei nodi. Più recentemente si è occupato di Storia della matematica, Storia della tecnologia e dei rapporti tra arte e geometria.